Bergamo Basket 2014 – Pompea Mantova 94-85 (18-22, 42-44, 67-70)BB14:
Taylor 32 (4/8, 4/6, 12/12, 5 r., 3 rec., 6 ass.), Roderick 27 (8/14, 3/6, 8 r., 7 ass.), Sergio (cap.) 8 (1/3, 2/2, 4 r., 1 st.), Fattori 3 (0/1, 1/4), Benvenuti 8 (3/3, 0/2, 2/2, 4 r.); Zugno 1 (1/2 tl), Bedini n.e., Marelli n.e., Casella 6 (1/2, 1/2, 1/2), Crimeni n.e., Zucca 9 (3/4, 1/4, 0/1), Piccoli n.e. Coach: Sandro Dell’Agnello. Rimbalzi 5-26, assist 17.
STINGS MANTOVANA: Vencato (cap.) 6 (2/6, 0/1, 2/2, 3 ass.), Veideman 12 (4/10, 1/3, 1/1), Raspino 2 (1/4, 0/1), Ghersetti 13 (2/4, 3/7), Morse 14 (4/8,6/6 tl, 11 r.); Guerra n.e., Maspero 8 (1/2, 2/4), Visconti 24 (0/3, 7/14, 3/5, 5 r.), Albertini n.e., Ferrara, Poggi, Metreveli 6 (2/2, 2/2 tl, 5 r.). Coach: Alessandro Finelli. Rimbalzi 14-26, assist 11.
Arbitri: Gagliardi di Anagni, Ferretti di Nereto e Maffei di Preganziol.
Note: spettatori 1.073. Timeout 7’58” B (11-15), 15’02” B (26-34), 16’13” M (29-34), 17’19” M (37-38), 27’37” B (63-66), 32’53” B (74-78), 34’45” M (79-83), 37’33” M (87-85), 39’33” M (91-85). Uscito per 5 falli: Raspino 39’11”.
Bergamo – Il giro di lancetta conclusivo da raccontare pezzo per pezzo. Il contro-sorpasso di Sergio a quota 87 (a 85, 2’27” dai titoli di coda) fa esplodere i millecento del PalaAgnelli. Figurarsi l’entrata spezza difesa di Taylor e il bombone di Roderick (91-85), quando poco prima Benvenuti aveva preso lo sfondamento di Raspino. Il sigillo è il dunk di Casella, lanciato in contropiede sui disperati tentativi residui altrui di riprenderla. Gara 1 di playoff di A2, per la Bergamo Basket 2014 contro la Pompea Mantova, settima forza del Girone Est, è stata qualcosa di fantascientifico. Costretti a rincorrere senza mai perdere contatto una squadra priva di gioco a mezza via, o dentro o si sgancia la berta, i Dell’Agnello-boys hanno dimostrato che il quarto posto nella regular season a Ovest non era frutto del caso.
Chi vince la serie affronta ai quarti la vincente di Montegranaro-Latina e la prossima, martedì di nuovo tra le mura amiche alle 20.30, è troppo vicina per costruire castelli in aria. Ma aver tenuto botta esplodendo nel finale è un segnale eccellente. Subito un punto a punto con Ghersetti e Taylor a cercare di scavare il gap dalla lunga, ma alla prima interruzione pesano i 4 canestri di Morse, dominatore dell’area colorata (8 rimbalzi alla sirena corta), e nonostante la tripla di Casella porti a meno 1 ad altrettanta distanza dal primo mini-gong (16-17) Vencato dalla lunetta e Maspero da dove ci vuole il prefisso impongono la legge delle mani calienti. Dalla stessa specialità il sorpasso di Taylor (24-22) al 2′ del secondo periodo, anche se la combinazione tremenda 2+3 dell’ex di turno Ghersetti ricaccia lo Yellow Submarine sotto il pelo d’acqua. I personali di Veideman e Benvenuti (26-28, 4′) lasciano in bilico il punteggio, finché Visconti e la guardia del Baltico non optano per la minifuga da ottovolante a metà del guado. Rintuzzata da Taylor (5) e Fattori (35-36, 7′), col nuovo nasino avanti confezionato dai due Usa, dall’alley oop all’inchiodata dalla linea di fondo dell’uomo di Philadelphia (41-38, 9′).
Il mancino Visconti cambia però angolo senza diminuire d’efficacia e il parziale di 6 sul groppone è stordente, roba che nella corsetta cronometrica numero 3 serve ancora il ritorno di fiamma della coppia di mori col 51-50 di BT ad aprire la pista al più 3 by Benvenuti, meno timido nell’affrontare l’agile e potente pivottone altrui (3′). Neppure il tempo di rifletterci su e l’italo-argentino di là ne ha fatta un’altra, sollecitando comunque la replica immediata di TRod (56-55, 4′) che ne sguaina una pazzesca a 4′ da fine tempo (61-57). Purtroppo Fattori ne concede tre dalla carità al cognome da sangue blu nemico, che tuttavia ne cicca uno; Zucca non indovina l’aggiuntivo e ancora Visconti s’inventa la parabola pesante due volte di troppo (63-66, 7’37”). Mantova prova a scappare ma non ce la fa, anche perché Roderick si prende una barca di falli tenendo in piedi la baracca e nella passerella che precede il gong inizia la lotta senza esclusione di colpi, con Visconti a piazzare la sesta in mezzo alla doppia illusione Taylor (da fuori)-Benvenuti. Maspero acciuffa il 78-74 a un settebello dal tutti a casa, il compagno dalle falangi mai fredde scrive il sette in pagella sempre dalla solita piastrella. Il contro-parziale è in agguato proprio quando la quaglia sembra volata via. Il frontale pesantissimo di Zucca e la coppia di liberi del play di West Hollywood, che fa meno 1 (84-85, 7′) a tiro della seconda schiacciata fallita dal compagno di linea, oggetto delle attenzioni poco amorevoli della difesa virgiliana, spianano la strada. Il finale l’abbiamo raccontato in premessa: un tripudio. La palla a spicchi, sotto le Mura, fa ancora volare alto dopo più di tre lustri, anche se pronunciare A1 senza palazzetto a norma e con costi triplicati è quasi una bestemmia.
Simone Fornoni