Azimut Bergamo Basket 2014 – Axpo Legnano 79-62 (23-14, 44-29, 62-47)BB14:
Taylor 26 (5/7, 3/5, 7/7, 5 ass., 4 rec.), Roderick 13 (5/12, 1/4, 0/1, 10 r., 4 ass., 1 st., 4 rec.), Sergio 6 (2/2, 0/4, 2/2, 4 r.), Fattori 9 (0/3, 2/5, 3/4), Benvenuti 6 (3/6, 0/1, 3 r., 1 st.); Augeri (0/1 da 2), Zugno 6 (2/2, 2/2 tl), Marelli, Bedini, Casella 9 (0/2, 3/5, 4 r.), Monti, Zucca 4 (2/3, 0/1, 6 r.). Coach: Dell’Agnello. Rimbalzi 8-28, assist 13.
LEGNANO: Raffa 17 (4/12, 0/3, 9/13, 5 ass.), Bortolani 14 (2/5, 2/5, 4/4), Serpilli (0/1, 0/3), London 11 (1/8, 2/7, 3/3, 7 r.), Bozzetto 15 (3/5, 1/2, 6/7, 10 r.); Coraini n.e., Ferri 3 (1/2 da 3), Berra n.e., Bianchi, Corti 2 (1/1). Coach: Sacco. Rimbalzi 11-26, assist 7.
Arbitri: Caforio e Capozziello di Brindisi, Bartolomeo di Cellino San Marco.
Note: timeout 4’07” L, 11’13” B, 15’13” L, 18’17” B, 21’29” B, 25’03” L, 31’49” B. Tecnico alla panchina di Legnano al 21′ e a quella di Bergamo al 37’06”. Antisportivo a Sergio 37’06”. Uscito per 5 falli: Sergio 37’06”.
Bergamo – Tre su tre e americani performanti fin dallo start, al contrario dall’impresona contro la Capitale di una domenica fa, quando erano deflagrati al rientro dal tunnel. La febbre dal sabato sera al PalaAgnelli stende Legnano e contagia una Bergamo Basket sempre più in vetta nel girone Ovest di A2, attesa ora al rendez-vous nel derby al PalaFacchetti di Treviglio giovedì prossimo. Nemmeno gli agguerriti e freschissimi ex Sacco, Ferri e Bozzetto hanno avuto il potere di intralciare il passo da gigante del muro giallo nero, inarrestabile al netto di qualche blackout qua e là, ma innervato di una solidità di squadra inedita per queste latitudini. Pronti via, lo scuola Olimpia Bortolani insacca gravandosi però di un paio di falli, al 4′ scarso Roderick ha già piazzato la seconda bomba Usa per poi sigillare il primo break sul 12-2 in jump. Fattori ne sgancia una dal mezzo angolo facendosi rispondere dal play della scorsa salvezza (15-7 al 5′), mentre di là si vive del backcourt Raffa-Ferri (2 fischiate quasi in serie) più il gioco da 3 di Bozzetto (21-11 al 9′) che limitano i danni dell’ennesima mini fuga by Roderick (9 nel primo quarto) e Sergio. Nella seconda corsetta di cronometro London si presenta con la cinquina in poco più d’un minuto riducendo il gap (23-19). AAA fluidità in attacco cercasi, anche perché il regista oriundo altrui ha tempo e modo di prendere la mira dalla media (25-21, 2’20”), e allora non resta che affidarsi al duo d’oltreoceano in nero. Al bombone dal corner destro del più piccolo e razzente sul legno segue quello di Casella: a due quinti di periodo è già 33-21, il massimo vantaggio dalla carità e in arresto porta la firma dell’ex Utah University sul più 16, poi aggiornato al 39-22 a 3’11” dalla sirena corta e al successivo 19 servito a Benvenuti (8′) da Zugno.
Se a ridosso dalla pausa solo Bortolani da dove ci vuole il prefisso e Raffa-Bozzetto grazie al bonus arginano un passivo comunque sostanzioso, nel penultimo periodo il succitato millennial e Bozzetto riportano sotto gli alto-milanesi (47-38 col lungo da 3 a 2’30”). Ci vogliono un Taylor a due dimensioni, un Roderick da stoppata Nba su Raffa e il tap-in di Zucca a riconsegnare il gap alla sua consistenza naturale (54-38 a metà del guado), ma l’esterno-baby è duro a morire (58-44, 8′) e la quarta penalità toglie capitan Sergio dalla mischia. La miccia di casa si riattizza con la veronica di Zugno sul 60-45, mentre la volatona finale è un tic-toc stucchevole da sagra degli errori con la tabellata oltre l’arco di Casella (65-47, 2′) a sbrogliare l’impasse. L’infilata con finta del losangelino a 6′ dal gong (67-49) potrebbe essere la premessa di un allungo ulteriore, ma in realtà c’è posto solo per il numero del connazionale che inchioda l’alley oop sul 71. L’antisportivo su London leva di torno Sergio, la tripla di Fattori e canestro più contatto subìto di Taylor valgono il ventello di distanza (79-59) a 100 secondi dalla fine. Sandro Dell’Agnello può festeggiare i 57 da primo della classe.
Simone Fornoni