Adesso non serve più un impresa, serve un miracolo. E nello sport ne accadono raramente. Certo quando accadono…
Domenica sera probabilmente il Bergamo Basket 2014 sarà in serie B. Meritatamente.
Non solo per una stagione da ultimo posto con 10 gare vinte su 29 complessivamente ma per quanto seminato in quattro anni di A2, di cui tre sostanzialmente sempre ultimi o quasi.
Tre anni fa il miracolo ci fu davvero: sette vittorie nelle ultime sette partite, roba incredibile, impensabile, con il sorpasso a Piacenza nell’ultima giornata per la differenza canestri.
Lo scorso anno niente miracolo, ma la pandemia ha fermato il campionato congelando le retrocessioni, evitando la B ad un Bergamo ultimissimo con 5 vinte in 22 giornate.
Premesse dolorose, forse rancorose, ma necessarie per ricordare come si è arrivati a questa ultima partita casalinga contro la Stella Azzurra Roma, squadra imbottita di under 19.
Con una stagione in cui la WithU Bergamo è partita con nove sconfitte consecutive e ha poi dato l’anima, il cuore, i polmoni, per ricucire fino ad un dignitoso penultimo posto con 9 vinte su 26.
Adesso il crollo nel girone nero, complice l’infortunio a Easley (ma Bergamo in stagione ha vinto 4 partite contro squadre senza un americano, va ricordato perché la classifica va tarata anche su questo e in A2 gli americani fanno sempre la differenza): il -27 a Roma e il -16 a Biella costringono domani ad un miracolo, battere la Stella Azzurra Roma di venti punti.
Inutile fare pronostici o altro, è come ribaltare un 4-0 nel calcio. Può accadere, ma insomma…
Senza contare che Tony Easley difficilmente sarà in gran condizione, dovrebbe giocare ma per qualche minuto.
Per cui la WithU deve vincere con un americano a mezzo servizio e deve vincere di venti…
Deve fare un miracolo.
La speranza dei tifosi bergamaschi è che accada, altrimenti sarà serie B (salvo ripescaggi) e ci sarà poco da recriminare.
Anche se i giocatori italiani meritano gli applausi: hanno sgobbato e lottato per tutto l’anno, hanno compensato le mancanze di americani latitanti, hanno dato tutto quello che potevano, per cui vanno solo ringraziati, come va ringraziato lo staff tecnico, con il coach Marco Calvani e il vice Gabriele Grazzini che hanno fatto piccoli miracoli (come le vittorie a Udine e Tortona o quella con Torino) con una squadra che aveva limiti tecnici enormi ed era zavorrata da americani mai all’altezza.
Peccato, un innesto di qualità avrebbe potuto cambiare la stagione, senza dover sperare nell’ennesimo miracolo. A gennaio la società aveva promesso rinforzi immediati, ma non si sono visti, salvo un americano che nella partita decisiva fa zero punti con 0/7 al tiro, lasciando gli italiani completamente soli…
Comunque per chi vuol sperarci e crederci appuntamento alle 17 al PalaAgnelli e diretta streaming su LNP.
Bergamo e Roma partono dallo 0-0 ma per evitare la B serviranno venti punti di distacco alla sirena…
Fabrizio Carcano