Contro ogni campanile. Non come succursale e dependance, bensì per fungere da squadra B facendo crescere i giovani di talento che a Brescia, nella massima serie della palla a spicchi, troverebbero solo le briciole. Ammesso che la Leonessa ne abbia o conti di prenderne in numero congruo per fare della Bergamo Basket 2014 il piatto forte di una sinergia tanto forte da abbracciare ambedue le sponde del fiume Oglio. L’annuncio del presidente Massimo Lentsch ieri sera allo Winter Garden di Grassobbio prefigura qualcosa di epocale, ma i contatti in corso ci sono eccome, e non da ieri, così come un certo interscambio di tifosi durante la stagione che per i cugini è ancora in corso, secondo quando sottolineato dal general manager giallonero Ferencz Bartocci. Il problema è uno solo, ovvero l’alternativa. Cioè il titolo sportivo, faticosamente ma abbastanza glorosiamente mantenuto in A2 dopo il cambio della guardia tra Cesare Ciocca e Giancarlo Sacco in panchina e soprattutto grazie alla campagna acquisti invernale con l’approdo dei vari Hollis e Laganà per dare una mano (più difesa, rimbalzi, leadership di riserva e parecchi punti) al solista Gelvis Solano. “Ci siamo dati tempo fino al 6 giugno per trovare nuovi soci. Sono ottimista, esiste comunque l’offerta molto congrua di Reggio Calabria per rilevare il diritto a disputare la categoria”. Parola di proprietario e presidente. Schierato contro le convenzioni, sotto forma di rivalità sportive e di sangue. Ma non abbastanza da non arrendersi, se necessario, al sano realismo.
S.F.