Fabrizio Carcano
Oltre le figuracce, oltre la vergogna sportiva, oltre ogni limite di pazienza. Il Bergamo Basket 2014 agonizza in fondo alla classifica di A2, inanellando batoste umilianti. Con il disastro di Scafati la striscia di sconfitte consecutive è arrivata a 11. E le cose purtroppo vanno sempre peggio.
Basti guardare il punteggio: 117 punti presi. Per fare cifra tonda sarebbero serviti altri tre punti per chiudere con una media di tre punti subiti al minuto. Non bisogna aggiungere altro.
Salvo fare una doverosa precisazione. In questo Titanic gli unici incolpevoli sono i giocatori e il tecnico Calvani. Non sono loro i colpevoli, non hanno colpa: sarebbe sbagliato mettere sul banco degli imputati i giocatori. Semplicemente perché di più non possono fare. Perché il BB14 per una precisa scelta societaria non ha fatto il mercato a giugno, ha atteso, aspettato, tra indecisioni dirigenziali che si stanno rivelando fatali sotto l’aspetto tecnico, e quando ha iniziato a operare il mercato era già chiuso, nel senso che le altre squadre di A2, e di serie B, si erano prese tutti i giocatori disponibili.
Così questo Bergamo gioca con quattro ragazzini nati tra il 2000 e il 2001, quattro juniores, che intorno hanno quattro italiani che non hanno mai avuto un ruolo da protagonista in A2. Non si può chiedere la luna a nessuno di loro. Non sono loro a dover prendersi i fischi. Che questo gruppo con quattro juniores del 2000 e 2001 e altri italiani che hanno sempre avuto poco spazio in A2 non potesse competere nella seconda serie era evidente a tutti. Tanto più con due stranieri esordienti a livello europeo.
E tra l’altro Dwayne Lautier Ogunleye gioca da oltre un mese pur sapendo di essere tagliato. Resta finché non arriva un altro straniero, chiaro che così non possa rendere granché anche se nelle ultime due uscite ha messo insieme 15 punti di media. Questa è la realtà.
Non si gioca in A2 senza i giocatori di A2. E non si può puntare l’indice su un tecnico di blasone ed esperienza come Marco Calvani, uno che sei anni e mezzo fa si giocava la finale scudetto con Roma e che ha fatto sempre bene in A2 ovunque sia stato.
Nemmeno a lui si può imputare nulla, perché non puoi competere con questo organico. Senza due innesti sul mercato, almeno non due, se non tre, il Bergamo continuerà a perdere. Insomma cronaca di un fallimento sportivo annunciato. Ma a questo punto, pensando che in estate più volte la proprietà aveva palesato l’intenzione di cedere i diritti di A2 ad un’altra piazza, ci si domanda se non fosse stato meglio rinunciare che fare questa figuraccia.
Che non merita Bergamo e non meritano i tifosi. Un anno fa a quest’ora il BB14 era primo in classifica e stava vincendo il girone di andata. Adesso è ultimo in caduta libera verticale.