“Una si chiamerà ‘Schiacciata’, l’altra ‘A spicchi’, come la palla da infilare nel canestro. Una parte del ricavato delle vendite andrà alla società”

. La novità più solleticante per il palato del progetto-ripartenza varato da Bergamo Basket 2014 è l’annuncio di Roberto Amaddeo, del ristorante “Da Mimmo”, tra i tanti partner della nuova avventura da anno zero dalla B Interregionale: “La nostra ragione sociale non fa giustizia della nostra storia, che affonda le radici nel luglio 1970, quando due terzi dal management societario erano appena nati. Il codice di affiliazione FIP è il 517, ai giorni nostri siamo a quasi 56 mila totali; veniamo da molto lontano – la premessa del presidente Enzo Galluzzo -. L’attuale campionato non è la dimensione che meritiamo, ma il trampolino per un rilancio di cui saremmo presuntuosi a proclamare le tempistiche: il punto fermo è che rappresentiamo la città di Bergamo nella pallacanestro a livello senior. Nell’estate scorsa, la decisione di non mettere la parola fine a una storia che mi ero riletto in una notte insonne. Stavolta anticipiamo già in primavera che non ci concederemo sconti: niente ripescaggi, è un no definitivo. Vogliamo essere qualcosa di diverso, non di unico”.

Dalla Jago Basket del compianto dottor Maurizio Giacometti alla Virtus Bergamo Terno passando per la Polisportiva La Torre e i diritti dell’Unione Sportiva Carnovali, tra realtà da alternare ai libri dell’università all’inglobamento di creature di quartiere, una vicenda che non vuole conoscere fine: “Le parole chiave sono tre: consapevolezza di ciò che siamo, concretezza sugli obiettivi senza annunci sensazionalistici, futuro provando a risalire verso categorie più consone – ha proseguito Galluzzo -. Esserci soltanto quando le cose vanno bene sarebbe troppo semplice. Il presente di cui stiamo parlando è iniziato a gennaio 2023, quando abbiamo cominciato a pianificare la BB14 che sarà: Paolo Ferrari dai Fò de Co’ è diventato parte della società e insieme al neo General Manager Alberto Zanga, con step condivisi, abbiamo iniziato un’opera di coinvolgimento per creare relazioni solide trasmettendo voglia e passione a tutti i partner e sostenitori contattati”.

L’introduzione alla nuova stagione alle porte rimanda a brevissimo due annunci fondamentali: “L’head coach è un’opzione tra due nomi, mentre la società satellite per il settore giovanile manca solo l’ufficializzazione. La rinuncia in ogni caso e attraverso ogni via alla B Nazionale da cui siamo retrocessi sul campo, invece, è coerente con la volontà di ripartire con le nostre forze”, premette Zanga. Tabula rasa nel roster? “Sarà un mix tra giovani e senior”. E c’è una quasi conferma presidenziale, più in quota legge del cuore che un proposito già messo nero su bianco: Guglielmo Sodero è un mio amico, oltre che un giocatore di categoria superiore. Il nostro rapporto va molto oltre il basket. La sua vita è a Bergamo, ma è impossibile nascondere che continua ad avere richieste da più parti. E deve essere anche nel progetto dell’allenatore una volta ufficializzato. Noi a giugno diciamo che ci siamo, per l’organico ciascuno dei due coach interpellati ha ricordato che c’è tutto il tempo del mondo”.

Zanga passa da Club a General Manager, “ovvero un nuovo ruolo di coordinamento delle quattro aree in cui è strutturato il club. Tre parole chiave anche per me: rispetto, umiltà e determinazione. Unite alla necessità di creare reti: sono imprescindibili le relazioni con le istituzioni, le politiche sociali e il tessuto imprenditoriale del territorio. Niente proclami, il momento è di stare zitti e lavorare. Non ci fasciamo la testa per capire in quanto tempo centreremo l’obiettivo. La prima squadra deve essere motivo di esempio per le giovanili, il basket che educa è la nostra filosofia. Un’altra novità è la collaborazione in via di definizione con la Fondazione Donizetti: la musica del maestro, da inno della squadra, ci accompagnerà sul parquet. Sfera istituzionale e sociale, compresa la nostra vicinanza al femminile dell’Ororosa e al Baskin, sono intimamente legate: la nostra mascotte Hoop sarà veicolo del nostro messaggio all’interno delle scuole bergamasche. Il progetto non può fare a meno dell’imprenditoria locale, partners che ci assicurano la sostenibilità economica. E siamo pronti a un rapporto più stretto coi nostri tifosi, da Francesco Vailati agli altri Fò de Co'”.

Il padrone di casa del primo di una serie di eventi per farsi conoscere è Luciano Patelli, presidente Ente Fiera Promoberg che apre la carrellata di interventi istituzionali: “Vedo un parallelismo con la retrocessione in serie C dell’Atalanta. Saremmo stati pronti ad accogliere il basket al PalaCreberg se poi non fossero state imboccate direzioni diverse, ma siamo comunque vicini a società e squadra”. “Una relazione che profuma di passione. La storia di BB14 è una storia generosa e di fatica, basi della capacità di resilienza. Ho apprezzato le capacità di mediazione nel sistema di comunità”, precisa l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Bergamo, Marcella Messina. “La sconfitta non è un fallimento, come dice Giannis Antetokounmpo. Abbiamo creato una sinergia immediata, è raro che una società sportiva abbia capacità di ascolto e collaborazione come BB14”, le fa eco il consigliere della Provincia di Bergamo Giorgia Gandossi. Per Regione Lombardia, il saluto dell’olimpionica e vicecampionessa mondiale Lara Magoni: “Porto anche quelli del presidente Attilio Fontana. Lo sport inizia da una palla e poi si va a sciare. Conosco la voglia di riscatto, quando mi presentai alle competizioni al quarto infortunio grave: per vincere si comincia sempre dalla sconfitta che ti mortifica”. Per il comitato provinciale della Federazione Italiana Pallacanestro, presente Flavia Caraglio: “Il club rappresenta la città e gli facciamo tutti il nostro in bocca al lupo”.

Spazio al management parzialmente ritoccato. Nel Consiglio d’Amministrazione siedono il presidente, il vicepresidente Claudio Zanese del main partner Clf Italia, il GM Zanga e il socio di maggioranza relativa Matteo Ballarin. A capo dell’area amministrativa, il commercialista Marco Ghidotti. L’area comunicazione fa capo a In-Asset. Nel corpo tecnico, finora, il confermato assistant coach Andrea Fontana; preparatore atletico Elisa Menti, Team manager Franco Meneghel; staff sanitario guidato da Michele Giani, dal fisioterapista Luca Gavazzeni e dal dottor Maffiuletti. Lo sterminato staff dei volontari comprende Marina (biglietteria), Steno Cavagnis, Silvia, Terry, Andrea Zangheri (scout), Marco, Davide Viscardi (speaker) e Andrei Huiala (fotografo). Il responsabile marketing e delle relazioni esterne e istituzionali resta Paolo Ferrari: “Ho coronato un sogno a gennaio, diventare dirigente della mia squadra del cuore. Un cuore giallonero, come dice Enzo. Il filo conduttore della concretezza e del territorio ci lega ai nostri partner, che non ci piace chiamare sponsor: abbiamo, tra gli altri, Flen srl, Misano Group con la famiglia Signorelli che s’è riavvicinata alla società, Ferretti Casa che è stata la prima a sposare il nuovo progetto, Fortimed, Tecnocryo ed Emmetré Clima Service. Ma abbiamo già piena l’agenda per gli incontro coi nuovi sostenitori”. Chiosa d’obbligo per le pizze di Robi Amaddeo: “Un’amica comune ci ha messo un contatto con Paolo. Condividiamo valori come la fatica di far nascere e di resistere, oltre alla gioia di farcela. Le aziende devono essere collegate alla comunità. Il nostro personale avrà sulla manica della maglietta il logo di BB14″.
Si.Fo.