Fabrizio Carcano

“Abbiamo un cappio al collo che si stringe ogni giornata di più. Il cappio lo sentiamo sempre più stretto ma lo sgabello ancora non lo hanno tolto…”
Coach Marco Calvani fotografa impietosamente la situazione del Bergamo Basket, ultimo in classifica con otto punti a nove giornate dal termine.
Ma il coach capitolino è tranciante: non si issa bandiera bianca.
“Tutti i nostri giocatori sono cresciuti in questa stagione, tutti.
Io continuo a lavorare – ribadisce il 57enne tecnico romano – per cercare di salvare qeusta squadra e infatti non abbiamo mollato gli ormeggi. Mi spiace per i ragazzi che si fanno il mazzo e meriterebbero di più, prendiamo gli applausi regolarmente a fine partita ma purtroppo i complimenti non fanno classifica. Voglio ringraziare i giovani che ci stanno aiutando in allenamento”.
Complimenti e pacche sulle spalle per una squadra che lotta con il coltello tra i denti ma ha sempre meno possibilità concrete di salvarsi.
E la sconfitta casalinga con Biella sembra avvicinare il baratro…
“Contro Biella sono state due partite all’interno della stessa partita, nei primi due quarti abbiamo fatto antibasket. Per cui non posso accettare l’approccio che abbiamo avuto nel primo tempo. Poi dopo l’elettroshock dell’intervallo abbiamo fatto vedere qualcosa di buono e siamo riusciti a riaprire la partita.”
Chiusura sul lungo capitolo degli infortunati.
“Da quasi un mese ci alleniamo a volte in sei a volte in sette, così è molto complesso trovare le energie per entrare in campo. Per Marra vedremo nei prossimi giorni. Parravicini aveva dolore per cui non l’abbiamo forzato a entrare in campo, mentre Dieng che era fermo da oltre un mese adesso è rientrato e potrà darci un aiuto”, ha concluso Calvani.