7a giornata, Girone D di Serie B Interregionale – Gorgonzola (Milano), Palasport Seven Infinity, sabato 28 ottobre (ore 20.30)
Bergamo Basket 2014 – MI.GA.L. Gardonese 68-55 (18-6, 33-28, 51-48)
BB14: Gallizzi 7 (2/6, 0/6, 3/4, 4 ass.), Simoncelli (k) 25 (1/1, 7/11, 2/2), Bedini 12 (3/8, 2/5, 0/1), Mercante 5 (0/3, 1/2, 2/2, 5 r.), Sackey 4 (2/3, 6 r.); Cereda N.E., Clementi 2 (1/4, 0/3, 3 rec.), Neri 3 (1/5 da 3), Manto 9 (2/2, 1/4, 2/2, 1 st.), Gianoli 1 (0/2, 1/2 tl, 3 st.). Coach: Gabriele Grazzini.
T2 11/29, T3 12/36, TL 10/13, rimbalzi 7-28 (Sackey 6), assist 10 (4).
GARDONESE: Dalcò 14 (5/10, 0/4, 4/4, 4 ass.), Graziano 9 (3/9, 1/3, 3 ass.), Airaghi 10 (1/7, 2/6, 2/4, 17 r.), Basso 9 (3/5, 1/2), Olivieri 7 (3/4, 1/2 tl); Delilaj N.E., Morigi N.E., Markus 6 (2/5, 2/2 tl, 10 r.), Davico N.E., Ruggeri N.E., Poli (0/4, 0/4), Motta N.E. Coach: Daniele Perucchetti.
T2 17/44, T3 4/19, TL 9/12, rimbalzi 16-37 (Airaghi 17), assist 11 (Dalcò, Markus 4).
Arbitri: Rossini di Manerbio e Cenedese di Roncade (segnapunti Polver di Milano, cronometrista Balzarini di Cassina de’ Pecchi, 24 secondi Messina di Cologno Monzese).
Note: parziali 18-6, 15-22, 18-20, 17-7. Timeout 5’05” G (7-6), 13’20” B (19-19), 19’08” G (29-28), 19’42” B (30-28), 23’27” B (37-38), 28’31” B (48-46), 33’04” (56-48), 37’18” G (65-51). Fallo tecnico: panchina G 19’42” (29-28).
Gorgonzola (Milano) – L’illusione di essere andati subito in fuga, il punto a punto con l’ostica e ambiziosa Gardonese come leitmotiv irrinunciabile e lo stacchettino del quarto finale. Il tutto condito da un playmaking a minutaggio crescente per Gallizzi a favore di un utilizzo più da guardia tiratrice per la mano rovente di Simoncelli. Da parte del primo, un messaggio per tendere una mano agli avversari di settimana scorsa: “Intendo chiedere ancora scusa, pubblicamente, come ho già fatto, per la mia reazione di sabato scorso contro la Virtus Murano”, le parole di Ezio Gallizzi. “Da Presidente ringrazio la Corte di Giustizia del Comitato Regionale del Veneto – afferma il vertice societario Enzo Galluzzo – per aver accolto il nostro ricorso concedendo la sospensione della squalifica di Ezio Gallizzi, in attesa che venga discusso il ricorso venerdì 10 novembre alle ore 19 a Venezia”. Ora la formazione di coach Grazzini è attesa dal trittico in una sola settimana tra Monfalcone (domenica 12, ore 18), Bluorobica all’Italcementi per il recupero della quinta giornata (mercoledì 15, ore 20.30) e Iseo da ospitare il 19 novembre alle sei pomeridiane.
Dagli aspetti disciplinari (lo stop comminato era di due partite) al match, combattutissimo, valso la quarta vittoria di fila. Bedini apre dalla lunga dopo 1′, Olivieri replica da sotto (1’45”) e Dalcò la ribalta dall’angolo prima che Gallizzi inizi la serie in avvicinamento. Un botta e risposta che prosegue coi due centri titolari. Al rientro dal timeout sono Bedini e Gallizzi che attacca il ferro a dilatare un po’ le distanze, tra due stoppate di fila di Gianoli (11-6 a 3’40” dal primo cambio cronometrico). Quindi Manto sfrutta dalla carità un recupero a metà con Clementi e una mattonella in movimento pestando l’arco per il più 9 a un giro di lancetta abbondante dal miniriposo.
La bomba numero uno la estrae dal fodero Simoncelli dopo un giropalla paziente al limite dei 24 secondi, imitato da Basso al rientro sul legno, poi ancora lui e Dalcò per un parziale aperto di 7-0 (1’30”) allo start del periodo della sirena corta. Un Gianoli a mezzo servizio della lunetta schioda lo score per i bergamaschi entro il 2′ (19-13), ma di là carbura finalmente anche Graziano (assist di Markus) e il manico ne schiaffa un altro paio per impattare a quota 19. Sale allora in cattedra capitan Simoncelli facendo cadere Graziano nel trappolone del gioco da 2+1 a 5’40” dall’intervallo. Markus la riavvicina ancora a meno 1 dalla linea (22-21) a un poker e mezzo dal tè caldo e si sbaglia nella misura dei tiri su ambo i fronti. Il sassarese sfrutta il bonus, il centro ex Palermo di là si scalda e la coppia Airaghi-Basso, mezza lunetta e rimbalzo offensivo, cambia il padrone del vantaggio sul 26-24 a un paio di corsette cronometriche dal ventesimo.
Bedini la riacciuffa senza aggiuntivo, Airaghi liberissimo appoggia il nuovo più 2 triumplino e al ri-sorpasso deve pensarci ancora il veterano veronese con le insegne del comando siglando la seconda e la terza tripla personale della serata inframezzate dalla trasformazione del tecnico alla panchina ospite su un fallo in attacco di Airaghi.
Fuori dal tunnel Graziano la mette da tre e Sackey da 2. Bedini ad ampie falcate per il lay-up del 37-31, Oliveri perno semigancio e missile di Airaghi per il meno 1 (37-36, 2’30”). Sorpasso di Basso sul 38, ma Simoncelli la piazza due volte di più anche dal divano (40-38, 4′, 43-38 poco dopo) risolvendo così una fase stracca in attacco. Mezzo giro di Olivieri nei personali e il jump di Dalcò impediscono a Bergamo di scappare (43-41) a metà della terza frazioncina, fino al pari e patta a quota 43 di Graziano. Clementi sposta la virgola dalla media, Airaghi e e Manto si sfidano allo shootout (48-46) a un tris scarso dall’ultimo passaggio cronometrico. Clementi guadagna una rimessa insperata con carambola su Basso, Graziano la ri-pareggia comunque inchiodando il nono personale e tocca a Mercante abbandonare lo 0 a tabellino dalla lunga.
Proprio lui la allunga un po’ con due liberi e il più 8 di Bedini dall’arco (56-48) vale il miniparziale entro il minuto e mezzo della passerella conclusiva. A un settebello dal gong Gallizzi raggiunge Sackey al quarto fallo. Neri, abbandonando anche lui lo 0 in casella, cannoneggia per il ritorno alla doppia cifra e oltre di gap (59-48) a 6 e mezzo dalla sirena. Dalcò-Airaghi valgono una risalita da 3/4 da dove vale l’unità, la pasta del capitano si rivede in tutto il suo splendore per la sesta berta da 62-51 a 4’30” dai titoli di coda. Li mette lui con la settima, anche se l’asse play-pivot bresciana Dalcò-Markus funziona (65-55 a meno di 2′ dalla fine) e Manto, caricato da uno stoppone, deve prendere la linea di fondo per evitare i rischi di un ritorno di fiamma altrui.