Givova Scafati – Bergamo Basket 2014 58-60 (18-11, 35-30, 48-44)SCAFATI:

Tommasini 11 (1/3, 3/7), Rossato 6 (2/3), Thomas 17 (7/10, 1/4), Ammannato 7 (3/5, 0/1), Goodwin 4 (2/8, 0/2); Romeo 5 (1/1, 1/2), Contento (0/3, 0/4), Esposito n.e., Italiano 6 (2/4, 0/3), Sgobba 2 (0/1 da 3), Zaccaro n.e. Coach: Calvani. 0 (0/0, 0/0). Tiri liberi: 7 / 10 – Rimbalzi: 6 + 27 (Goodwin 11) – Assist: 11 (Goodwin 3).

BB14: Taylor 8 (4/7, 0/4), Roderick 15 (5/8, 0/2), Sergio 7 (0/2, 2/4), Fattori 10 (2/3, 2/7), Benvenuti 11 (4/5, 1/1); Zugno 5 (1/2, 0/2), Casella 2 (1/4, 0/4), Bedini n.e., Marelli n.e., Zucca 2 (1/3, 0/2). Coach: Dell’Agnello. Tiri liberi: 9 / 11 – Rimbalzi: 4 + 29 (Roderick 12) – Assist: 14 (Roderick, Taylor 5).

Arbitri: Bartoli, Pazzaglia e Meneghini.

SCAFATI (Salerno) – Bomba di Luigi Sergio a 1:57 dal gong, appoggio di Benvenuti smarcato da Roderick a 9 secondi dal tutti a casa. I due canestri che hanno messo la firma sull’esordio della Bergamo della palla a spicchi nel girone Ovest della serie A2. Sempre sotto nello score tranne verso la fine del terzo quarto (44 pari), la Bergamo Basket 2014 vince il punto a punto nell’ultimo portando a casa da Scafati il bottino pieno con due canestri decisivi del suo 3 e del suo 5, asse preferenziale per la vittoria corsara al netto dell’efficacia della guardia Roderick sul piano della cucitura del gioco e dei palloni rastrellati sotto le plance. La rinnovatissima squadra di Sandro Dell’Agnello, brava a tenere nella propria metà campo e a non sbracare dopo i break nemmeno troppo pesanti su tripla dei padroni di casa, di Thomas dopo 5’33” dal salto a due (12-3) e di Tommasini (27-18) a 4’15” del secondo giro di cronometro, ha tenuto nella battaglia dell’area pitturata senza mai scendere sotto la soglia di sicurezza in un punteggio bassissimo. Lo stesso Sergio è stato decisivo col polso fermo da oltre l’arco, nonostante ci abbia provato poco, perché la prima delle due bombe a 6’19” dalla sirena corta ha impedito la minifuga altrui sul 24-13. Buona prova di Zugno come primo cambio del backcourt, ma in un collettivo dalla panchina corta il gioco di squadra, con la sfera passata di mano senza risparmio, ha fatto la differenza. Domenica a pranzo (ore 12) arriva la Virtus Roma.

Effe