Un bergamasco nella nazionale di basket.
Non quella azzurra dell’Italia, dove l’ultimo grande alfiere orobico negli anni Novanta è stato il gigante Flavio Carera, il ‘Bimbo atalantino’, classe 1963, prima della toccata e fuga recentissima del talento cristallino di Diego Flaccadori, classe 1996, la stella di Seriae in cerca di una sua definitiva consacrazione a livello europeo con il Bayern Monaco.
Stavolta a riportare un bergamasco in nazionale è l’Albania.
Con la storica convocazione del 21enne Ferdi Bedini, classe 1999, ragazzo nato e cresciuto nella bergamasca con doppia cittadinanza albanese, a Ponte San Pietro, e maturato da giocatore nel settore giovanile del Bergamo Basket 2014.
Dal 2016 in prima squadra, in B, dal 2017 per due stagioni come decimo in A2 nelle annate di Ciocca, Sacco e Dell’Agnello.
Non ancora ventenne protagonista del canestro vittoria nella decisiva gara 5 dei playoff contro Mantova nel maggio 2019, l’unico exploit in una carriera ancora da iniziare a grande livello.
Dopo la scorsa stagione formativa in B a BorgoSesia ora è stato richiamato dal BB14 in A2: coach Marco Calvani lo uiltizza per chiudere le rotazioni, da nono uomo, come specialista difensivo sugli esterni.
Fisico e grinta non mancano, il talento è da affinare, ma la prima esperienza in nazionale albanese, impegnata in Portogallo in due gare valide per le qualificazioni ai Mondiali 2023, lo farà maturare e migliorare.
Una bella storia la sua, che ricorda stando a Bergamo quella del difensore atalantino Berat Djimisiti, nato e cresciuto in Svizzera, che ha scelto di sfruttare la doppia cittadinanza albanese per vestire la maglia rossa e diventare titolare inamovibile della squadra allenata da Reja.
Fabrizio Carcano