AlbinoLeffe – Pro Piacenza 0-4 (0-2)
ALBINOLEFFE (4-3-3)
: Amadori 6; Checcucci 5,5, Vinetot 5,5, Magli 5,5, M. Cortinovis 5 (14′ st Kanis 5); Calì 6, Dalla Bona 5,5, Perini (k) 6; Ferretti 6, Girardi 5,5 (28′ st Ravasio 5,5), Danti 6,5 (28′ st Banegas 5,5). A disp.: S. Cortinovis, Paris, Mureno, Nichetti, Martino, Stronati. All.: Facciolo 5.
PRO PIACENZA (4-3-1-2): Fumagalli 6,5; Cardin 6, Sall 6, Bini (k) 6, Ruffini 6; Gomis 7 (38′ st Cassani sv), Carrus 7, Aspas 6; Barba 8 (31′ st Schiavini 6,5); Rantier 8, Speziale 6 (25′ st Orlando 6). A disp.: Bertozzi, Calandra, Piana, Maietti, Bignotti. All.: Viali 7.
Arbitro: Vesprini di Macerata 7 (Vitaloni di Jesi, Cecchi di Pistoia).
RETI: 5′ pt Barba (P), 23′ pt Rantier (P), 20′ st Barba (P), 46′ st Rantier (P).
Note: serata piovosa, spettatori 482 di cui 83 paganti (incasso 1.137 euro) e 399 abbonati (quota 3.088 euro). Ammoniti Cortinovis e Calì. Corner 6-5, recupero 3′ e 3′.

Bergamo – William Viali in panchina, Gianluca Barba (trequartista nominale ma punta effettiva) che apre le danze e cala il tris, il francesino Julien Rantier che piazza secondo sigillo e poker inventando calcio sullo spartito del “Comunale”. Se non si chiamasse Pro Piacenza, l’ennesimo avversario resuscitato dall’AlbinoLeffe (dopo ben 11 turni di digiuno) nel Monday Night post pasquale sembrerebbe un amarcord delle promesse mancate o mai sbocciate in maglia Atalanta dagli anni novanta a oggi. Un clima da derby costato carissimo ai Facciolo-boys, che alla seconda uscita della terza gestione stagionale si lasciano alle spalle la solidità da occhiale di Gorgonzola e, nonostante almeno quattro chances nitide, affondano come una bagnarola senza abbandonare la desolazione del penultimo posto (19 punti, il Mantova è a 23) e di un sicuro playout a sfavore di classifica.

Lo stop imposto dal giudice sportivo a Soncin e Legras convince lo staff a optare per il riciclo del terzino Ferretti a esterno d’attacco: dall’altra parte c’è Danti, rientrante dalla squalifica al pari di Perini e del panchinaro Banegas. Già al 5′ la doccia fredda, confezionata dal duo di ex nerazzurri (c’è anche Cardin; l’ex di turno invece è Maietti) con cross dal vertice destro e volée mancina nell’angolino. Il forcing degli emiliani tra 7′ e 8′ fa vedere i sorci verdi ad Amadori, impegnato dal cross di Gomis e poi dalla botta da fuori diretta al sette di Carrus avventatosi su una palla in uscita. La risposta di Danti al 12′, un assolo concluso dal limite con Fumagalli che si tuffa per difendere il suo palo, riporta l’inerzia sul fronte interno e il sinistro di Calì al 17′ sugli sviluppi di un corner di Dalla Bona è respinto cogli arti inferiori dal portiere nemico. Ma agli ospiti basta una seconda alzata di capo per raddoppiare: i protagonisti a parti e a zolle invertite del rompighiaccio trovano la sponda di piattone di Gomis per la realizzazione a rimorchio dell’attaccante col suo piede sbagliato. I seriani di tanto in tanto si decidono ad andare oltre lo stucchevole giropalla e al 38′ l’uno-due con Ferretti partorisce il destro in corsa privo di angolazione di Calì che Fumagalli respinge con qualche affanno.

In avvio di ripresa (6′) Dalla Bona innesca dalla bandierina sinistra la doppia torre Girardi-Ferretti (palla alta); il fendente dalla lunga di Perini a una lancetta dal quarto d’ora è troppo centrale, così per saggiare i riflessi dell’estremo della Pro serve la schiacciata di testa di Girardi sul traversone destro di Danti nel giro di un paio di minuti. Tutto inutile, perché sulla scia di un’azione favorita da un inserimento di Aspas la sfera arriva al ’95 sfornato dalla cantera di Zingonia che usa Vinetot come un materasso per girarsi e infilare l’impietoso 3-0. Tra i nuovi entrati ci prova Kanis (sinistro alto al 35′), ma non è proprio giornata: Cardin accompagna la sovrapposizione di Schiavini, ammollo per il cabezazo di Rantier e score a quattro nell’extra time. Sabato (ore 15) nuova sfida salvezza a Meda con il Renate, battuto all’andata e ad oggi (32) al sicuro a braccetto col Lumezzane proprio davanti ai piacentini (31). Da lì a fine corsa, in rigida alternanza fra impegni casalinghi e trasferte, gli ostacoli si chiameranno Padova (lunedì 18 alle 20), Reggiana, Lumezzane e Mantova.

Simone Fornoni