L’Atalantino, in vacanza, non è normale.
È folle.
Per prima cosa la maglietta della Dea è una seconda pelle.
Ovunque sarete, incapperete in un bergamasco che vi sfreccerà davanti con la maglietta addosso.
Noi siamo quelli che vi ridono in faccia e nemmeno vi rispondono quando formulate la domanda: “Interista?”, non riconoscendo la maglietta che abbiamo addosso.
Siamo impermeabili alle vostre obiezioni, alla mancanza di trofei o scudetti.
A noi non importa davvero se siamo in A, in B o in Europa, o se voi avete vinto lo scudetto.
Il nostro ostentato orgoglio può solo aumentare, mai diminuire.
Camminando sul bagnasciuga, davanti al mare, troverete il salviettone rigorosamente dell’Atalanta, e difficilmente lo vedrete bagnato o sporco di sabbia.
Finché la pelle non è perfettamente asciutta, noi, stiamo in piedi per non rovinarlo.
Appena usciamo dai confini orobici scatta l’istinto di protezione dei nostri colori.
Ogni salviettone, sciarpa, maglietta divengono un vessillo da ergere a difesa della nostra terra.
Siamo folli, siamo atalantini.
E la fede non va mai in vacanza.
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