Il bentornato a porte rigorosamente chiuse lo dà Gian Piero Gasperini: “Non è che siamo stati via tanto”. Dagli torto: era solo il 12 agosto, 19 giorni fa, che l’Atalanta usciva dalla Champions nel quarto col PSG a Lisbona. Ma la dichiarazione programmatica è tutta nelle parole, nelle stories sul profilo Instagram del club, di Rafael Toloi da sotto la mascherina: “Siamo qua, di nuovo, più forti di prima”. Il raduno precampionato dei nerazzurri è ufficialmente cominciato all’ora di pranzo, al Centro Sportivo Bortolotti di Zingonia, con una formula inedita: “Niente ritiro, i giocatori si allenano e poi vanno a casa”, ci fanno sapere dall’ufficio stampa.

Un ritrovo in sede, perché stavolta a causa dei protocolli anti-Covid-19, oltre a DPCM e ordinanze, sarebbe stato sconsigliabile proseguire sulla doppia via di Lantana di Dorga, con l’albergo immerso nella quiete e i boschi per correre, e del centro sportivo di Clusone. Zero Valseriana, sì alla Bassa. Senza 9 nazionali, impegnati in Nations League al netto dell’Under Sutalo (qualificazioni agli Europei di categoria): Caldara (Italia), Djimsiti (Albania), Castagne (Belgio), Hateboer e de Roon (Olanda), Pasalic (Croazia), Malinovskyi (Ucraina), Gosens (Germania) e lo stesso Bosko si aggregheranno settimana prossima.

Entro mercoledì ci sarà anche il russo Aleksey Miranchuk, finora ufficializzato solo dalla Lokomotiv Mosca (14,5 milioni, 5 anni di contratto, percentuale sulla futura rivendita a favore del club d’origine): il vice Ilicic tanto atteso. Non c’è nemmeno lo stesso Josip Ilicic, ormai in permesso da luglio (subito dopo Juventus-Atalanta, l’11): presente, invece, Remo Freuler, lasciato libero dalla Svizzera, proprio perché infortunatosi al flessore sinistro durante la Final Eight portoghese.
Si.Fo.