Gollini 6

: dopo un primo tempo da spettatore, la sveglia suona al 45′ sul piazzato all’angolino di Pereyra. Zero colpe, come in occasione del tap-in di Stryger Larsen.

Toloi 6: qualche scossone ma nel complesso non soffre

Romero 6.5:  argina una grossa percentuale della produzione offensiva friulana. Nulla di nuovo sotto la luce del sole. Sicurezza.

Palomino 6: attenzione, gestione e grandi letture difensive. Tutto ampiamente sotto controllo.

Gosens 5.5: saltato troppo agevolmente in occasione del gol di Pereyra, a completare una prova così così. Out all’intervallo (1’st Djimsiti 6: innesto intelligente, come la sua gara)

de Roon 6.5: corre e lavora per due in mezzo al campo. Sugli scudi soprattutto nei momenti di flessione quando il suo apporto diventa vitale.

Freuler 7: domina il duello con il pericolo numero uno Rodrigo De Paul. L’argentino non ne struscia una che sia una e lo svizzero vestito di nerazzurro si esalta.

Pessina 6.5: parte largo a sinistra con licenza di imbucare per vie centrali. Avvia lui l’azione che consente a Muriel di sbloccare il match. Sfiora la gioia personale ad inizio ripresa ma Musso c’è (33’st Pasalic sv)

Malinovskyi 7.5: molto mobile tra le linee, lega i reparti con piglio e personalità. Distribuisce calcio lungo il perimetro: suo l’apriscatole trasformato in rete da Muriel, sempre suo l’assist per il tris di Zapata (33’st Maehle sv)

Muriel 8: quando si aziona fa semplicemente quello che vuole. E per la gioia di Gasperini fa sempre goal. Due per la precisione: prima buca Musso in rasoiata, poi lo sdraia e insacca dopo un controllo da PlayStation (1’st Ilicic 5.5: vanifica un’occasione colossale per griffare con goal i suoi 45′ di presenza. Poco lucido)

Zapata 7: riprende da dove aveva lasciato, ossia dal sigillo che chiuse i giochi a Verona. Li chiude anche oggi, con il piazzato del provvisorio 3-1, di fatto decisivo ai fini dei tre punti (40’st Miranchuk sv)

Gasperini 7: qualche divagazione in termini di assetto tattico, ma la squadra si conferma materia flessibile che si adatta ai cambiamenti. Presi due goal evitabili ma anche tre punti fondamentali per la corsa Champions.

Michael Di Chiaro