Gollini 6:
rischia a tiro del quarto d’ora tenendo la palla in gioco sul cross tagliato di de Paul, senza intendersi con Palomino, ma è lesto ad abbrancare. Sullo stesso argentino, nella ripresa, deve ringraziare il Dio Palo.
Mancini 6,5: stringe bene su Lasagna in avvio, salvo perderselo una volta nel prosieguo. Sacrificato sull’altare del cambiamento tattico nella ripresa (1′ st Piccoli 6,5: due lunedì fa l’esordio con l’Empoli, adesso addirittura un tempo intero. Lui pressa alto, Samir gli chiude la strada. Il duetto con Masiello sul rigore è suo).
Palomino 7: da spellarsi le mani una chiusura in tackle su Pussetto, ma è la sicurezza che regala a renderlo speciale.
Masiello 7: tampona e si sforza d’impostare come da vecchia abitudine, frequentando volentieri l’area avversaria. La statua gli va eretta per il rigore procurato.
Hateboer 6,5: spinge e stantuffa, ma niente praterie ai suoi piedi. Dà il via all’azione del raddoppio.
de Roon 7,5: la chance più ghiotta del primo tempo è sua e trova le falangi magiche di un Musso più volante che mai. Volitivo e arrembante, si allarga per i dai e vai con l’uomo in corsia e i cross. Nessuno si sarebbe aspettato l’arretramento a terzo di destra, tanto meno che avrebbe tirato il rigore.
Freuler 5,5: sembra risentire ancora della doppia fatica tra lunedì e giovedì scorsi, perché non incide granché nelle due fasi. Le sue proverbiali continuità e resistenza da pila alcalina rimangono sottotraccia (33′ st Djimsiti 6: l’arma per riportare de Roon in mezzo).
Gosens 6,5: più volitivo dell’omologo che sta a destra, sbuca dalla prima palla inattiva utile impegnando di testa Musso. In genere ci mette la zampa e la fronte bozzuta, anche in ripiegamento: una dinamo umana in attesa di raddrizzare il mirino (21′ st Castagne 6: non trova le folate dei giorni migliori).
Pasalic 6,5: perde subito un pallone sanguinoso sull’attacco di Zeegelaar, poi nel finale della prima frazione si fa vedere con l’ascensore chiamatogli dal Papu sprecando in seguito col corpo all’indietro il cadeau a due Gosens-Zapata. In mediana fa meglio, perfino da rubapalloni, fino a esplodere la botta (deviata da Nuytinck) del bis.
Gomez 6,5: appaiato al croato tra le linee, gli tocca provare a inventare riservandosi di rado i tentativi personali. Al rientro dal tunnel resta da solo fra le linee e sforna la consueta buona mole di palloni, senza strafare.
Zapata 7: l’ammollo di piena fronte è una cortesia, ma cercare varchi tra De Maio e Samir che chiude non è mica semplice. Trova sponde e spunti per i compagni, vedi assist per la chiusura dei conti.
All. Gasperini 7: costretto a far meno delle invenzioni sublimi di Ilicic, ripropone lo schema iniziale di Napoli con Zapata unico terminale salvo cambiare idea nel secondo tempo per tornare al 3-4-1-2 con sequela all’indietro di de Roon e Pasalic, al netto dell’ultimo correttivo che riporta il tulipano nel vivo del gioco. Ha ragione lui, ancora una volta.
Simone Fornoni
FOTO MORO