Borussia-Atalanta, il sorteggio dei sedicesimi di finale di Europa League, il 15 febbraio a Dortmund, il 22 a Reggio Emilia. Audaces fortuna juvat timidosque repellit. Non serve la traduzione perché si potevano scrivere le stesse cose dopo il sorteggio di Montecarlo lo scorso mese di agosto. Ebbene l’Atalanta ha fatto fuori sia il Lione che l’Everton e adesso tocca ai gialloneri renani. Certo nella graduatoria delle squadre da evitare la formazione tedesca, seppur in stato di crisi, era al primo posto, invece dall’urna è uscito un verdetto severo per i nerazzurri. Ma l’Atalanta ci proverà. Il Borussia, che aveva forti legami con l’Atalanta ai tempi di Miro Radici, sta attraversando una clamorosa crisi tecnica: domenica è stato esonerato l’allenatore Peter Bosz, olandese, ed è stato sostituito dall’austriaco Peter Stoger, a sua volta esonerato dal Colonia, ultimo in classifica della Bundesliga. Quindi si giocasse subito le possibilità per l’Atalanta di superare il turno sarebbero cospicue, fra due mesi non si sa anche perché il club giallonero virerà deciso sul mercato, in attesa di capire il futuro dell’ex milanista Aubameyang che non vuole più restare nella metropoli verde della Ruhr. Oggi, a due giornate dal termine del girone d’andata della Bundesliga, i gialloneri hanno un distacco dalla capolista Bayern di tredici punti, si trovano a quota 22, all’ottavo posto in coabitazione con Eintracht Francoforte e Hannover. E anche il cammino in Champions è stato disastroso, due punti in sei partite, zero vittorie, come l’Apoel Nicosia mentre il girone è stato vinto dal Tottenham davanti al Real Madrid. Per il Borussia sono lontani gli anni d’oro quando vinceva la Champions, 29 maggio maggio 1997, giusto vent’anni fa, 3-1 alla Juventus. Ci sarà tempo per approfondire virtù e vizi dei gialloneri.
Intanto martedì (fischio d’inizio ore 19) l’Atalanta affronta a Marassi il Genoa, dopo il rinvio per maltempo. E’ come passare dalle spiagge di Malibu, calda California, al freddo di Ancorage, gelida Alaska. Dai trionfi in Europa, alla dura realtà del campionato italiano. Rossoblù rimessi in sesto dalla cura Ballardini, nerazzurri vogliosi di fare un bel saltone in classifica. Del resto non c’è tempo per crogiolarsi in sogni di gloria che immediatamente bisogna confrontarsi con avversarie che hanno urgenza di punti. E anche l’Atalanta non scherza perché è alla ricerca della prima vittoria esterna, fino ad oggi solo tre pareggi (Fiorentina, Chievo e Torino), per entrare prepotentemente in lizza per i due posti che significano Europa. In Europa League l’Atalanta è stata stratosferica sia in casa che fuori, in campionato viaggia a gonfie vele solo al Comunale, ecco quindi l’occasione di invertire la marcia prima dei due confronti prenatalizi con Lazio, in casa domenica sera, e sabato 23, alle ore 18, a San Siro col Milan. Gasperini ritrova in maglia rossoblu parecchi giocatori da lui lanciati nell’agone calcistico come Perin, Izzo, Laxalt, Bertolacci ma non si farà impressionare. Non è il momento dell’amarcord.
Giacomo Mayer (foto di Francesco Moro)
Stadio Ferraris, martedì ore 19
Genoa (3-5-2): Perin; Izzo, Spolli, Zukanovic; Rosi, Rigoni, Veloso, Bertolacci, Laxalt; Pandev, Taarabt. A disp. Lamanna, Biraschi, Rossettini, Gentiletti, Migliore, Cofie, Omeonga, Lazovic, Centurion, Lapadula. All. Ballardini.
Atalanta (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Caldara, Masiello: Hateboer, De Roon, Freuler, Spinazzola; Cristante; Petagna, Gomez. A disp. Gollini, Palomino, Mancini, Castagne, Gosens, Schmidt, Haas, Kurtic, Orsolini, Vido, Ilicic, Cornelius. All. Gasperini.
Arbitro: Doveri.