Atalanta – Lazio 3-1 (2-0)
ATALANTA (3-4-1-2):
Carnesecchi 6; Scalvini 7, Djimsiti 6,5, Kolasinac 7; Holm 7 (19′ st Hateboer 6), Ederson 6,5 (46′ st Mendicino sv), De Roon (cap.) 7, Ruggeri 6,5; Pasalic 7,5 (34′ st Toloi sv); Miranchuk 6,5 (19′ st Scamacca 6), De Ketelaere 8 (35′ st Muriel sv). A disp.: 1 Musso, 31 Rossi; 43 Bonfanti, 20 Bakker, 77 Zappacosta, 10 Touré. All.: Gian Piero Gasperini 7,5.
LAZIO (4-3-3): Provedel 6; Lazzari 5,5 (1′ st Lu. Pellegrini 5), Gila 5,5 (1′ st Casale 5,5), Romagnoli 6, Marusic 5,5; Guendouzi 5,5, Rovella 6, Luis Alberto (cap.) 5,5 (24′ st Vecino 6); Isaksen 5 (19′ st Pedro 6), Castellanos 5 (19′ st Immmobile 6,5), Felipe Anderson 5,5. A disp: 33 Sepe, 35 Mandas; 16 Kamenovic, 23 Hysaj, 5 Vecino, 6 Kamada, 70 Fernandes. All.: Maurizio Sarri 5,5.
Arbitro: Guida di Torre Annunziata 7 (De Meo di Campobasso, Capaldo di Napoli; IV Ayroldi di Molfetta. V.A.R. Aureliano di Bologna, A.V.A.R. Mariani di Aprilia).
RETI: 16′ pt Pasalic (A), 43′ pt rig. e 31′ st De Ketelaere (A), 39′ st rig. Immobile (L).
Note: mezza sera serena, spettatori 14.492, di cui 12.429 abbonati e 2.063 paganti, per un incasso di 341.839 euro (266.059 quota abbonati, 75.780 al botteghino). Ammoniti Pasalic, Felipe Anderson, Rovella ed Ederson per gioco scorretto, Gasperini (9′ pt) e Luis Alberto per proteste. Occasioni da gol 16-4, tiri totali 19-7, parati 2-0, respinti/deviati 5-3, legni 1-0. Corner 6-1, recupero 1′ e 4′.
Bergamo – Pasalic la gira nel sacco dopo un controllo a seguire di petto, De Ketelaere trova lo spiazzante dagli 11 metri per spianare definitivamente la strada dell’irrobustimento del quarto posto e nell’ultimo spicchio anche l’assolo del tris alla Ilicic. Meglio di così non poteva andare all’Atalanta, capace di sotterrare la Lazio senza dover pigiare nemmeno troppo a tavoletta. Inutile il rigoricchio strappato da Immobile a Djimsiti poco oltre il limite: il centravanti manda Carnesecchi dall’altra parte, ma ormai è tardi.
Nemmeno 30 secondo e Felipe Anderson costringe all’uscita sui piedi Carnesecchi dietro imbeccata di Luis Alberto, mentre la risposta di casa sull’asse Ederson-Pasalic viene sventata in corner dal recupero di Romagnoli (3′). Due lancette e rotte e il jolly croato s’addormenta strozzando il sinistro da centro area a rimorchio di De Ketelaere. Al quarto d’ora la scodellata di Miranchuk dalla mattonella sul centrodestra pesca l’incornata di Kolasinac, miracolosamente respinta da Provedel, che però non può nulla sulla girata del vatreno sull’ammollo del fiammingo spondato da Scalvini un attimo dopo. Aquila rintanata che vola rasoterra e oltre metà frazione può riprovarci Kolasinac dalla distanza sull’onda lunga del secondo angolo di casa: la porta è più sotto.
A un tris dalla mezzora arriva anche il primo tiro laziale, di Luis Alberto, che alza la mira su punizione conquistata da Guendouzi, seguito come un’ombra da De Roon. Pausetta di pura gestione e rispunta il fiammingo, di fronte, in caduta, su pennellata di Scalvini, destinatario della palla del sovrapposto Holm, a 9′ dall’intervallo. Verso il quale tenta la fortuna sempre in gioco aereo lo stesso braccetto palazzolese, accarezzato dal tiro dalla bandierina numero 3 di CDK: Anderson spaventa anche il suo portiere svirgolando a campanile in fallo di fondo. Se il primo tempo si chiude con la traversa alta scheggiata dalla zuccata di Holm, salito in cielo sullo schema del russo, il secondo inizia con l’errore di valutazione proprio dello svedese, che trovato dall’ex Lokomotiv in asse col raddoppiatore calcia debolmente verso il guantato nemico invece di appoggiarla facile al primo marcatore della serata. La pezza all’errore, nondimento, in capo a un tris di lancette evita il dimezzamento dello score coi tre laziali davanti a combinare per la prima volta dopo secoli. Ederson sbuca dal crossone ruggeriano scollinato il decimo senza prendere bene la mira, passato il quarto d’ora tocca a Lyosha che devia tra le braccia di Provedel, di prima intenzione, la palla bassa da sinistra del vatreno. Entra Scamacca che alza davanti alla lunetta sul tocco corto di CDK da calcio piazzato (25′). Poco dopo l’assolo da destra per la nona sinfonia sul primo palo di CDK, che punta Pellegrini ifilando a fil di primo palo, il giallo speso su Pedro che farà saltare il Genoa al diffidato Ederson. Lo stesso Immobile, conquistato furbescamente il tiro dagli 11 metri, gira fuori di fronte il pallone a rientrare di Pedro al novantesimo. Nel finale esordio in A per il 2006 di casa Leonardo Mendicino, dell’Under 23, già presente il 14 dicembre scorso a Sosnowiec contro il rakow Czestochowa in Europa League.