ROMA- 3-3 il finale ma l’Atalanta sfiora l’impresa. Una partita spettacolare dominata nel primo tempo dai nerazzurri, strepitosi con Rigoni, due gol, Zapata, Pasalic, Castagne e anche tutti gli altri, poi nel secondo tempo la Roma ha reagito e con la forza della disperazione è riuscita a pareggiare, forse è calata la squadra di Gasperini. Eppure, a pochi giorni dalla sfida di Copenaghen, questo risultato, questa prestazione sono benauguranti. Tanti interrogativi, forse troppi e poi Gasperini decide il turnover totale all’insegna di una formazione inedita al cento per cento. Il pensiero corre a Copenaghen, l’Olimpico è solo un momento di passaggio. L’avvio è da brividi perché, al primissimo impatto, Under brucia Palomino e crossa in mezzo, Pastore con un colpo di tacco da fuoriclasse, ricorda Omar Sivori, brucia Dijmsiti, Mancini e Gollini e porta in vantaggio la Roma. Si paventa la goleada, invece succede il contrario perché quel gol è come una terribile scudisciata che sveglia l’Atalanta. Nel giro di pochi minuti gli atalantini si impossessano del gioco e costruiscono azioni da gol in quantità industriale che arrivano grazie a due potenti incursioni di Zapata, il primo da destra, palo e Castagne mette in rete, il secondo da sinistra annichilisce Manolas e regala a Rigoni la gioia del primo gol. Ma è un dominio incontrastato. In difesa Palomino, dopo un iniziale sbandamento, cresce a vista d’occhio, Mancini e Djmsiti non solo accettano i duelli ma li vincono e si spingono in attacco, la Roma è stordita dai movimenti dei nerazzurri, Castagne colleziona scatti su scatti e a sinistra Ali Adnan non sfigura e addirittura sfiora il gol. Ma il bello a vedersi è in mezzo con Pasalic che sembra intendersi a memoria con Rigoni. E così i due costruiscono il 3-1 per la doppietta dell’argentino. Poi le posizioni di Pessina e Valzania che giocano con intelligenza. L’Atalanta meraviglia, la Roma va sott’acqua. Nel secondo tempo è tutta un’altra storia perché la Roma reagisce anche grazie ai cambi (N’Zonzi e Kluivert per Cristante e Pellegrini) e si butta in avanti, cerca di far saltare la difesa nerazzurra che tiene. A centrocampo si fa più fatica e in poco tempo Gasperini corre ai ripari toglie, dopo pochi minuti, Valzania e Pessina per Hateboer e de Roon. Poi Florenzi si ricorda di essere un grande incursore e accorcia le distanze. Comincia, inevitabilmente, un’altra fase della partita. Entra anche Toloi per Mancini, i nerazzurri, dopo un quarto d’ora, si assestano e rischiano poco anche perché i romanisti attaccano disordinatamente, Gollini para ed ecco il contropiede micidiale ma Zapata e Rigoni sono stanchi, seppur facciano tremare la difesa giallorossa. Su una punizione di Pastore, Manolas anticipa Castagne e insacca il 3-3. Brividi nel finale, prima i nerazzurri sfiorano il gol con Zapata, poi tocca alla Roma con Kluivert ma Castagne evita il peggio. Pari ma forse c’ è un po’ di amaro in bocca.
GIACOMO MAYER
lunedì 27 Agosto 2018