Atalanta – Milan 0-2 (0-1)ATALANTA (3-4-1-2):
Gollini; Toloi (cap., 42′ st Palomino), Romero, Djimsiti; Maehle (34′ st Pasalic), De Roon, Freuler (42′ st Miranchuk), Gosens; Pessina (1′ st Muriel); Malinovskyi, D. Zapata. A disp.: 31 Rossi, 57 Sportiello, 4 Sutalo, 13 Caldara, 40 Ruggeri, 72 Ilicic, 7 Lammers. All.: Gian Piero Gasperini.
MILAN (4-2-3-1): G. Donnarumma (cap.); Calabria, Kjaer, Tomori, Hernandez; Bennacer (17′ st Krunic), Kessie; Saelemaekers (34′ st Dalot), Brahim Diaz (17′ st Meité), Calhanoglu; Leao (34′ st Mandzukic). A disp.: 1 Tatarusanu, 90 A. Donnarumma, 13 Romagnoli, 20 Kalulu, 8 Tonali, 7 Castillejo, 15 Hauge, 27 D. Maldini). All.: Stefano Pioli.
Arbitro: Mariani di Aprilia (Giallatini di Roma 2, Bindoni di Venezia; IV Doveri di Roma 1. V.A.R. Aureliano di Bologna, A.V.A.R. Tolfo di Pordenone).
RETE: 43′ pt rig. e 48′ st rig. Kessie (M)
Note: osservato 1 minuto di silenzio in memoria delle vittime dell’incidente della funivia Stresa-Mottarone. Ammoniti Freuler, De Roon, Mandzukic per gioco scorretto, Gasperini (43′ pt) per proteste, Toloi, Krunic e Dalot per comportamento non regolamentare. Espulso De Roon al 46′ st per rissa. Tiri totali 10-5, nello specchio 1-1, respinti/deviati 2-2, parati 1-0, legni 0-1. Corner 3-0, recupero 1′ e 4′.
Bergamo – L’Atalanta, sfibrata dalla finale di Coppa Italia concessa alla Juve tra le polemiche, regala al Milan due matchball dal dischetto insieme alla sospirata qualificazione alla Champions e al secondo posto tanto agognato da Gian Piero Gasperini. Con Madama a superare comunque un Napoli fermato dal Verona.
Il primo lampo è la botta dal limite al 4′ di Saelemaekers sulla rimessa di Donnarumma spondata da Leao, due giri di lancetta prima dello squillo della radiolina per il rompighiaccio juventino di Chiesa a Bologna. Se Malinovskyi non può abbassare l’attrezzo per calare il 13 in asse con Maehle, backup dell’acciaccato Hateboer, Djimsiti non trova la mira sull’ascensore chiamatogli dallo stesso ucraino con la punizione crossata da mancina a tiro del ventesimo. Nemmeno il bis bianconero di Morata sembra scuotere un Diavolo, che non sfrutta le episodiche sveglie di Diaz e Calhanoglu (botta murata al 16′) prima della svolta al quarantesimo col danese a falciare Theo Hernandez sul triangolo con l’accentrato Saelemaekers: rigore indiscutibile, l’ex Kessie battezza l’angolo a destra dell’immobile Gollini.
Il Gasp al rientro dal tunnel sacrifica Pessina sull’altare dell’innesto del superbomber Muriel, che al 12′ riceve da Zapata scaricando al centro per il Colonnello, stoppato da Tomori; un giro di lancetta e il Toro di Cali allarga di un amen il diagonale del possibile pareggio sul filtrante del compagno col 18 sulle spalle. Alta, invece, la punizione di Lucho (17′) e sui tabelloni il conato di Malina al ventesimo. Di tiri in porta nemmeno l’ombra fino al rimorchio di Freuler per il precente (21′), una telefonata di cortesia a Donnarumma. Il possibile 2-0 col tocco sotto di Leao (23′) si stampa sul secondo palo dopo lo smarcante di Meité, mentre Faraoni a Fuorigrotta risponde all’ex Rrahmani in un incredibile tourbillon al sapore di thrilling. Muriel tenta a giro dal limite (27′) e in seguito ricevendo da destra da Toloi (38′), ma lo specchio è ben più sotto. Al 1′ di recupero Gosens intercetta con la mano il tiro di Calhanoglu su passaggio da destra di Dalot e De Roon stende Krunic con un pugno: secondo penalty, spiazzante, a mezz’altezza. Non un finale degnissimo.
Simone Fornoni