Per ora Reja resta l’allenatore dell’Atalanta. L’incontro di stamattina tra lui, Antonio, Luca Percassi e il direttore tecnico Giovanni Sartori non ha sciolto l’enigma che sta appassionando il popolo atalantino. Si deciderà più avanti e, dopo che tutti quanti lo davamo per”non confermato”, non sarebbe impossibile una conferma. Diciamo che il summit di oggi è servito per un chiarimento tra le parti. E come si dice in politichese “franco e sincero”. Perché questo improvviso stop? Si sta aggrovigliando la matassa delle trattative, infatti sono una decina, e forse di più, i club che stanno cambiano allenatore. E’ vero, a Bergamo il nome sempre più caldo è quello di Cesare Prandelli e parecchi media hanno annunciato che l’accordo è stato trovato, in verità non è proprio così e quindi ci sarà da aspettare. Almeno il week-end, quando è previsto l’incontro tra Percassi e l’ex ct azzurro.
Il Milan è tra Brocchi, Giampaolo e, se arrivano i cinesi, Garcia; la Lazio, dopo il no di Sampaoli potrebbe confermare Simone Inzaghi, al Chievo il presidente Campedelli non vuole lasciare libero Maran, anche lui nel giro Atalanta ma anche di Udinese e Samp, il Genoa divorzierà da Gasperini, un altro nome della lista di Percassi, per mettere sotto contratto Juric mentre a Crotone arriverebbe Drago, Il Torino è vicino a Mihajilovic (Ventura guiderà la Nazionale), la Sampdoria è in fase interlocutoria con Montella ma sogna Maran, l’Udinese pensa a Pioli, l’Empoli promuovo Martusciello, il Cagliari ha confermato Rastelli ma dietro c’è l’ombra di Gasperini e il Verona ha una rosa che comprende Boscaglia, Iachini e Stellone. E allora in questo vorticoso ballo tra incertezze e dubbi perché non confermare Reja? Forse che gli altri sono dei fenomeni?
Giacomo Mayer
mercoledì 18 Maggio 2016