Nicolò Cambiaghi e Roberto Piccoli hanno dato il colpo di grazia alla Juventus, già frastornata dai 10 punti di penalizzazione inflitti dalla Corte d’Appello Federale per il caso plusvalenze. Un regalo all’Atalanta di due atalantini in prestito in maglia Empoli, ko per 4-1 e via andare: 61 a 59 nei confronti dei bianconeri, quinto posto a due giornate dal termine con una lunghezza di vantaggio sulla Roma che ne vale due per effetto degli scontri diretti vinti entrambi. Con le milanesi rispettivamente a 66 e 64 e l’Inter, la meglio piazzata e attualmente terza, da affrontare a San Siro sabato sera prima di chiudere il campionato in casa col Monza, i bergamaschi non possono esimersi dal puntare alla Champions League.
Se bersaglio grosso sarà, lo deciderà anche la combinazione di risultati delle concorrenti. I rossoneri hanno i bianconeri, teoricamente ancora in corsa per tutto anche se incombe la spada di Damocle della vendetta di Ceferin e dell’Uefa per la Superlega, da affrontare a Torino, e il Verona che deve salvarsi; i giallorossi vanno a Firenze e poi a Reggio Emilia col Sassuolo; la Beneamata in chiusura va dal Torino di Ivan Juric, l’allievo prediletto di Gian Piero Gasperini.
Tornando al campo, al “Castellani”, dopo il 2-2 interno della Roma con la Salernitana (12′ Candreva, 47′ El Shaarawy, 54′ Dia, 83′ Matic), l’avvio sfortunato ha zavorrato pesantemente la squadra di Massimiliano Allegri. Traversa di testa da calcio d’angolo di Milik che poi in uscita da tiro dalla bandierina aggancia l’ex ala della Primavera bicampione d’Italia di categoria (18′) provocando il rigore trasformato da Caputo. Akpa Akpro innesca il tap-in del raddoppio di Luperto al 21′ e, al 2′ della ripresa, borseggia Alex Sandro offrendola su un piattino per la doppietta del barese ex Sassuolo. Chiesa non può certo riaprirla a 5′ dalla fine tramutando in oro pressoché al volo il cross di Rabiot e nel finale (3′ di recupero) l’ariete di Sorisole punisce un errore in disimpegno di Kean. Sognare è un dovere.