Poteva andare peggio.
L’Atalanta può sorridere dopo l’urna di Istanbul.
Che ha regalato un girone paragonabile a quello dello scorso anno.
Con una big come il Manchester United, ancora una big inglese, che però ha qualcosa in meno come organico rispetto al City del 2019 e al Liverpool del 2020.
United favorito, ovviamente, ma il gap con questa Dea alla terza Champions consecutiva non è così marcato come nei due anni precedenti con Citizens e Reds.
I Red Devils arrivano da un mercato milionario con gli acquisiti in difesa di Varane e davanti di Sancho. Ma la squadra di Solskjaer non è più la corazzata del decennio scorso, per cui la Dea, se la giocherà.
Il Villareal, estratta dalla prima fascia, è sicuramente un avversario favorevole rispetto al rischio di incrociare squadroni Chelsea, Paris St Germain, Bayern Monaco o Real Madrid.
Gli spagnoli rispetto all’Ajax dello scorso anno sono più attrezzati e saranno i rivali nella corsa al secondo posto: la squadra di Emery ha trionfato nell’ultima Europa League, cedendo poi solo ai rigori nella recente finale di SuperCoppa europea. Non hanno esperienza in Champions, competizione che non giocano da dieci anni.
Dalla quarta fascia è uscita una delle squadre meno quotate e considerate, gli svizzeri dello Young Boys che hanno faticato a superare gli ungheresi del Ferencvaros nell’ultimo turno dei playoff.
Non disputano la Champions dal 2017, non hanno un fattore campo impattante e neppure grandi individualità: come squadra non sono superiori al Midtjylland di un anno fa.
Poteva veramente andare peggio come sorteggio per la Dea…
Fabrizio Carcano