di Fabrizio Carcano
Tutto in una notte, un terremoto di movimenti e assestamenti quasi silenziosi, e forse ancora incompleti.
In una notte di inizio settembre l’Atalanta ha salutato Timothy Castagne, uno dei protagonisti della scalata europea, in campo contro l’Everton il 17 settembre 2017 a Reggio Emilia e in campo il 12 agosto nella gara delle gare a Lisbona contro il PSG. Suo il gol che ha sbloccato la partita decisiva lo scorso dicembre sul campo dello Shakthar Donetsk, il suo gol più importante anche se va ricordato il bolide con cui scardinò la difesa juventina aprendo la serata magica del 3-0 in Coppa Italia nel gennaio 2019. Castagne saluta dopo aver inanellato 96 presenze e 8 in tre stagioni di crescita incompleta a 25 anni da compiere a dicembre. Il primo anno era giovane, al debutto lontano da casa, ma prometteva bene, il secondo anno, il migliore, sembrava intoccabile, poi lo scorso anno un passo indietro, chiuso su entrambe le corsie dalla maggiore potenza fisica di Hateboer e Gosens.
Saluta Castagne e arriva un altro orange, da Rotterdam, anche se il contratto era della Roma, ecco Rick Karsdorp. Coetaneo di Castagne, pure lui 1995, reduce da una prima parte di carriera castrata da un gravissimo infortunio al ginocchio che lo ha bloccato a Roma a 22 anni quando era in rampa di lancio e poi da problemi muscolari che lo hanno rallentato. Dal 2017 ad oggi ha giocato 15 gare con la Roma e altre 22 con il Feyenoord: non sono molte. Viene ad infoltire la pattuglia olandese composta da Hateboer (di cui sarà pari ruolo e concorrente), De Roon e Gosens (di cui ha lo stesso manager) che ha padre e cittadinanza orange pur essendo tedesco. Parla già italiano e questo lo faciliterà nell’inserimento e avrà diversi compagni con cui dialogare in olandese, per un’Atalanta più arancione.
Ora la Dea vuole chiudere le corsie e guarda a Verona: gli occhi dei nerazzurri sono puntati su Davide Faraoni (nella foto di copertina) e Darko Lazovic. Uno dei due potrebbe arrivare. Certo per il ruolo di quarto ci sarebbe il polacco Arkadiusz Reca, reduce da una stagione anonima in una Spal disastrosamente ultima. Difficile resti il polacco (la trattativa col Crotone è ben avviata), in un’estate in cui sulle corsie esterne nerazzurre c’è davvero tanto movimento…