di Carlo K Capitanio

Potevano essere tre punti, ma alla fine i tifosi atalantini saranno contenti del punto strappato a un Napoli che controlla tutta la partita ma non riesce a fare risultato.
Colantuono mischia ancora le carte e schiera i suoi con un 4-5-1 e tanto turnover: il mister di Anzio insiste nello schierare Baselli nel ruolo di mezzala, investimento di prospettiva perché il talentino bresciano non è un playmaker né un trequartista puro, ma ha il passo e la cifra tecnica della mezzala di una volta.
Certo, difetta ancora un po’ di fisico e di cattiveria, ma – con il giusto dosaggio – può portare il suo contributo alla causa: domenica a Torino toccherà probabilmente a Daniele da Manerbio prendere in mano il centrocampo atalantino, complice la squalifica di Cigarini.
Saranno minuti importanti per forgiare soprattutto il carattere e la gamba al campionato, per acquisire fiducia e le misure della Serie A.
Il Napoli attacca in maniera continua e l’Atalanta sembra rassegnarsi a una partita di contenimento, finché Albiol non cicca la palla sul cross di Raimondi e il Tanque porta in vantaggio la Dea.
Il Napoli davanti schiera quattro moschettieri: Callejon, Hamsik, Mertens e Higuain sono un signor attacco, il resto della squadra è costruito in maniera logica, eppure ai partenopei sembra sempre mancare qualcosa per essere vincenti e convincenti e forse il primo compito di Rafa Benitez è quello di lavorare sulla mentalità.
Segnali di risveglio da parte del Tanque Denis, che oltre a mettere la solita dose di impegno (pressa e fa a sportellate come sempre) trova il gol che lo sblocca per la stagione 2014-2015 e fa tirare un sospiro di sollievo a tutti: ai tifosi, che stavano diventando insofferenti; a Colantuono, che si è accorto di non avere particolari alternative, perché Bianchi è giusto un buon sostituto; al Tanque stesso, che si stava intristendo perché sentiva venir meno la fiducia nei suoi confronti.
Tutto sommato, il pareggio va bene, nonostante si sia accarezzato il sogno di fare risultato pieno contro una delle squadre sulla carta più forti della Serie A: bisogna ringraziare Sportiello che con un paio di interventi eccezionali ha salvato il risultato, prima con una respinta di istinto sulla linea, poi ipnotizzando Higuain sullo psycho-rigore assegnato dall’arbitro a tempo scaduto.
L’avevamo detto dalle prime partite, dopo le prime incoraggianti prestazioni: venduto Consigli per questioni di bilancio, ecco pronto in casa un portiere eccellente, sicuro e talentuoso, capace di essere presente e futuro e col Napoli l’ha dimostrato, con  il piglio da veterano e la freschezza della sua giovane età.

FOTO MORO