Alla serrata pressoché generale, tranne alimentari, tabaccherie, farmacie, fabbriche e poco altro, si aggiunge anche quella del pallone. Ai livelli più alti, a Bergamo. Altro che Atalanta blindata per l’emergenza sanitaria. Altro che libera scelta per gli eroi della Champions League di pernottare al Centro Sportivo Bortolotti o rincasare. Dalla società, insieme ai no comment del caso sulle situazioni individuali di dipendenti e tesserati, l’unica verità che piove all’esterno del cancellone di Zingonia è l’annullamento del programma di allenamenti, stilato nell’immediato dopo Valencia, fino a tutta la giornata del prossimo lunedì 16 marzo.
Il lavoro di scarico di mercoledì mattina sul campo principale, dunque, non conoscerà un seguito fino a nuovo ordine. Con Pierluigi Gollini (mignolo sinistro lussato) e Rafael Toloi (flessore destro) unici giocatori a margine del gruppo compatto, per adesso senza problemi legati al Coronavirus, al posto delle sessioni pomeridiane a partire da oggi, giovedì 12 marzo, fino a sabato, ecco il rompete le righe.
Inatteso, forse, se non fosse che da un giorno all’altro cambiano sia i dispositivi del governo di Roma sia le priorità sulla base dell’effettiva condizione di pericolo, trasversale alla collettività intera e inabile a rendere il mondo del calcio una sorta di isola felice. La positività di Daniele Rugani, che ha la fidanzata di Alzano Lombardo, la giornalista Michela Persico, e quella freschissima del bergamasco (di Bolgare) Manolo Gabbiadini, rispettivamente in forza alla Juventus e alla Sampdoria, stanno provocando un terremoto in un movimento che non è detto riprenda dopo il limite prefissato del 3 aprile. Nemmeno a livello Uefa, a questo punto.