Da sabato 17 a domenica 15 novembre quando è in programma la terza sosta per le partite dell’inutile Nations League l’Atalanta dovrà giocare sette partite, quattro in campionato e tre in Champions. Nell’ordine: sabato a Napoli, poi sempre di sabato a Bergamo con la Sampdoria, quindi, terzo sabato consecutivo, trasferta a Crotone per chiudere l’8 novembre con l’Inter al Gewiss Stadium. In Champions si comincia mercoledì in Danimarca a casa del Midtjylland, poi due sfide a Bergamo: prima l’Ajax, quindi il Liverpool. Un tour de force non indifferente ma ce ne sarà un altro, anche quello impegnativo, da metà novembre fino a Natale, per ora fermiamoci qui. Eppure durante la sosta si potrà già analizzare il cammino dei nerazzurri in Champions, in attesa che cominci il girone di ritorno niente meno che ad Anfield Road. Ma per tutte queste considerazioni urge una premessa: con i contagi che stanno ammorbando tutta Europa con estrema virulenza non sembra il caso di avventurarsi intorno al futuro della stagione calcistica sia di casa nostra che, viepiù, europea. Napoli-Atalanta è una sfida da vertigini. Due squadre tra le più accreditate ad inserirsi stabilmente ai vertici della classifica e pronte a rompere le scatole ad Juventus e ad Inter, principali candidate alla conquista delle scudetto. I nerazzurri si presentano al San Paolo con l’intenzione di continuare la tradizione favorevole, una vittoria e un pareggio nelle ultime due apparizioni da quelle parti, e soprattutto non hanno voglia di abbandonare il primi posto. Lassù si sta bene, si respira un’aria fresca gli atalantini vogliono farci una bella abitudine. Sicuramente all’inizio di stagione si notava, da parte degli esperti, una certa curiosità e anche qualche dubbio intorno all’Atalanta. Saprà ripetersi e, in modo particolare, sarà in grado di migliorare il terzo posto del precedente campionato? Dopo aver annientato Torino, Lazio e Cagliari i dubbi sono scomparsi e la curiosità è aumentata a dismisura perché, oggi, ci si chiede: come andrà a finire il campionato dei nerazzurri? Ovviamente si parla anche di scudetto che non è più un pensiero blasfemo anche se è opportuno continuare a calpestare tutto quello che passa sotto i piedi. E’ certo, invece, che si lotterà fino in fondo per allargare gli orizzonti. Succede anche che Gasperini non si sia lamentato per il mercato affermando che la rosa a sua disposizione è qualitativamente migliorata. Non sempre il nostro mister ha dormito sonni tranquilli al termine delle sessioni estive di mercato. Stavolta sicuramente sì. Insomma un gruppo di giocatori in grado di stupire ancora. Beh, quello che sta facendo il Papu Gomez basta e avanza, lo hanno candidato anche al Pallone d’oro e non è una boutade. E all’appello manca ancora Josip Ilicic, il suo ritorno è imminente. E questa è una bellissima notizia. A Napoli si potrebbe vedere in azione Aleksej Miranchuk. Le prestazioni dei giocatori nerazzurri nelle loro rispettive nazionali, leggendo cronache e commenti, sono state lusinghiere, in modo particolare quelle dei colombiani Zapata, Muriel e Mojica. E proprio l’esterno sinistro dei cafeteros è balzato alla ribalta nella partita con il Cile. Un’arma in più a disposizione di Gasperini e, aggiungiamo noi, un’incognita in meno. E alla vigilia della Champions è pur sempre un’ottima indicazione. Il Napoli si presenta dopo la decisione del giudice sportivo Gerardo Mastrandrea di infliggere la sconfitta per 3-0 e un punto di penalizzazione in classifica per la rinuncia a giocare la partita con la Juve lo scorso 4 ottobre. Da oggi carte bollate in quantità industriale e avvocati che arricchiranno il loro conto in banca.
Giacomo Mayer
venerdì 16 Ottobre 2020