MONZA
– L’Atalanta vola e conquista il primo posto solitario. Senza terzi incomodi. Una vittoria e si potrebbe affermare “la solita”, con un primo tempo attendista e niente affatto entusiasmante e con un secondo tempo decisivo e ricco di emozioni, almeno nei primi venti minuti con i gol di Hojlund e l’autorete di Marlon. Bastano e avanzano per un sempre più sorprendente primato. C’è da rallegrarsi e proprio tanto. Per la vittoria numero 63 in trasferta nell’era Gasperini, per il primo gol del giovane danese, per la conferma di Soppy il cui ingresso all’inizio della ripresa ha completamente cambiato il volto della partita e per la solidità difensiva, grazie ad un portiere decisivo nei primi cinque minuti, e ai suoi compagni di reparto (Demiral, Toloi). A tutti loro aggiungiamo Lookman in collaborazione col francesino. Di bene, in meglio.
Gasperini continua il percorso della nuova Atalanta e quindi al Brianteo propone l’ennesima formazione, ecco il 4-2-3-1: in difesa Hateboer a destra, Toloi e Demiral centrali, Zappacosta a sinistra, De Roon e Koopmeiners in mediana, quindi Malinovskyi, Ederson e Lookman alle spalle di Hojlund. Cambia anche Stroppa, seppur confermando il 3-5-2: davanti a Di Gregorio, il trio Marlon, Pablo Marì, Caldirola, Birindelli esterno destro e Carlos Augusto esterno sinistro, in mezzo Pessina, Sensi e Rovella, in attacco Mota Carvalho e Caprari.
Il Monza spaventa subito l’Atalanta: quattro minuti di fuoco che stordiscono i nerazzurri con uno scatenato Caprari ma Musso non si fa sorprendere e con due paratone due salva il risultato. In pratica la partita offensiva del Monza finisce qui. Certo, nel primo tempo gioca meglio della Dea ma la sua manovra bella a vedersi ma lenta non si traduce mai in occasioni pericolose. Ancora Musso su Rovella mentre Di Gregorio dorme sonni tranquilli. L’Atalanta controlla senza faticare ma non riesce a cucire un’azione che possa mandare in crisi i brianzoli. Zappacosta non pervenuto, Hateboer sbaglia anche le rimesse laterali, Ederson dormicchia e Hojlund è surclassato da un portentoso Pablo Marì. Eppure l’Atalanta non corre rischi di sorta.
Cambia tutto nella ripresa. Entra Soppy al posto di Zappacosta e la partita dell’Atalanta s’incendia grazie al francesino che, a sua volta, sveglia Lookman. I due, a sinistra, fanno quello che vogliono e subito arriva il palo di Hojlund su lancio di Lookman (tiro deviato da Pablo Marì). C’è solo l’Atalanta in campo. E dopo vari tentativi con Koopmeiners, Ederson e lo stesso Lookman, ecco il gol del vantaggio: Malinovskyi appoggia a Soppy, palla a Lookman che mette in mezzo, arriva Hojlund che anticipa Pablo Marì ed insacca, l’assistente Imperiale sbandiera il fuorigioco invece il Var (La Penna) conferma la rete. E’ il vantaggio. Si sveglia Ederson che, sull’appoggio di De Roon, apre a Lookman ma per salvare il salvabile arriva Marlon che fa autogol. Poi arrivano le sostituzioni: Pasalic e Scalvini rilevano Hojlund e Malinovskyi, poi nel finale Maehle e Boga prendono il posto di Lookman e Ederson. Ma la partita era già finita al 70’ . Godiamoci il primato.
Giacomo Mayer