Fabrizio Carcano

 

Gasperini lo aveva detto in tempi non sospetti.

“Contro il PSG ce la giochiamo”.
Altro che… E poi adesso le cose stanno diversamente.

L’Atalanta non è quella di novembre, ultima nel girone di Champions, o ancora del sorteggio con il Valencia, quando in Spagna esultavano, pensando di aver pescato il jolly dall’urna…

E il Paris St Germain non potrà essere quello di marzo perché arriverà a Lisbona dopo sei mesi di inattività totale.

Giocheranno due finali della Coppa e dalla SuperCoppa di Lega a fine luglio contro St Etienne e Lione. Ma saranno poca cosa rispetto alle 13 gare di campionato che avranno nelle gambe e nei polmoni i giocatori dell’Atalanta. E poi c’è il mercato. In quel di Lisbona i francesi non avranno Cavani e Mounier, che hanno chiuso a fine giugno il loro rapporto contrattuale.

E la stella assoluta, Neymar, potrebbe arrivarci da separato in casa, da neo giocatore del Barcellona al canto del cigno con i parigini. Discorso analogo per altri suoi compagni con i bagagli pronti.

L’Atalanta invece arriverà a Lisbona con la preparazione fisica del campionato, la testa serena perché contratti e mercato non interferiscono con la squadra (tutta confermata e intoccabile) e nel cuore avrà la spinta e la motivazione delle ferite di Bergamo, di un popolo che spera in una notte da sogno per dimenticare le troppe noti da incubo di marzo.

Mettete tutto sulla bilancia, aggiungete la gara secca, senza pubblico che in qualche modo favorirebbe i campioni alla Neymar o Di Maria abituati a giocare davanti a 90mila spettatori…

Siete così sicuri che il PSG sia favorito?

A ognuno la sua risposta