di Giacomo Mayer
Atalanta-Sampdoria per lo spettacolo. Divertitevi e fateci divertire. Tra l’altro nelle quattro partite giocate a mezzogiorno e mezzo i nerazzurri hanno sempre vinto. Ecco l’occasione per confermare la regola. Con trentaquattro punti in classifica, tredici di vantaggio sulla terzultima, nerazzurri e doriani non sono assillati da problemi e non soffrono di torcicollo se si guardano alle loro spalle. Insomma ci sono tutti gli ingredienti per una partita spettacolare e divertente anche per tentare di smentire i giudizi che circolano intorno al campionato italiano. Critici ed esperti di tutto il mondo lo considerano, a ragione: brutto, sporco e cattivo. E povero. Ma, classifica alla mano appunto, Atalanta e Sampdoria possono cominciare, nel loro piccolo, ad invertire la rotta. Del resto, dall’una e dall’altra parte ci sono giocatori di qualità. Certo, non è il caso di esagerare ma non siamo proprio messi così male, almeno in provincia. L’Atalanta ha raggiunto la metà classifica senza particolari patemi d’animo con un andamento abbastanza discontinuo, forte in casa, debole fuori, ma sempre lontana dalle posizioni scomode e pericolose, la Sampdoria, invece, ha cominciato male ed ha rischiato di precipitare, poi è stato esonerato Delio Rossi sostituito da Sinisa Mihajlovic che ha rigenerato la truppa blucerchiata portandola a metà classifica. E ricordiamoci quello che è successo a Marassi nella partita d’andata: Atalanta assoluta dominatrice per tutto il primo tempo che poteva finire 3-0 per i nostri, poi nel secondo tempo un quarto d’ora di black-out che ha permesso alla Samp di passare in vantaggio con Mustafi, allora pressoché sconosciuto, adesso convocato nella nazionale tedesca, poi nerazzurri seppur in dieci per l’espulsione di Nica, all’assalto della porta doriana che ha resistito. Una sconfitta immeritata ma senza alibi. Oggi i nerazzurri, dopo qualche partita non particolarmente brillante al Comunale, vogliono regalare ai loro fans, oltre che una bella partita, una vittoria che permetterebbe di lanciarsi verso la zona sinistra della classifica. Anche perché le squadre che si trovano davanti hanno impegni piuttosto seri: il Toro ospita il Napoli, il Genoa affronta la Juve e il derelitto Milan si confronta col Parma. Una ghiotta occasione per un altro salto di qualità. Ovviamente queste considerazioni valgono anche per la Sampdoria. Colantuono ha un problema e mezzo di formazione con Brivio fuori per infortunio patito allo stage della nazionale che sarà sostituito da Del Grosso e con il ballottaggio fra Estigarribia e Raimondi. Si rivede, in panchina, Livaja più croce che delizia del clan atalantino. A centrocampo torna Cigarini in attesa che finalmente ,in un futuro non troppo lontano, venga affiancato da Baselli e non per questo motivo debba essere escluso Carmona. Adesso gli esperimenti non sono una follia tattica ma è anche vero che quasi tutti i nostri allenatori, compreso Colantuono, sono dei “conservatori”. Comunque a creare problemi alla difesa doriana toccherà, soprattutto, a Bonaventura e a Moralez, sperando che Denis torni finalmente al gol. Occhio all’attacco della Samp con il rinato Okaka e con Gabbiadini. Manolo sta diventando uno dei più forti attaccanti del campionato italiano. In queste ultime stagioni è il fiore più bello sbocciato a Zingonia. Noi a Bergamo abbiamo gustato poco la sua fragranza. Ma è un discorso che rischia di portarci troppo lontano. E’ il caso di fermarci qui.
Atalanta-Sampdoria domenica 16 marzo, ore 12.30
Atalanta (4-4-1-1): Consigli; Benalouane, Stendardo, Yepes, Del Grosso; Estigarribia, Cigarini, Carmona, Bonaventura; Moralez; Denis. All.: Colantuono.
Sampdoria (4-2-3-1): Da Costa; De Silvestri, Mustafi, Gastaldello, Regini; Obiang, Krosticic; Gabbiadini, Eder, Soriano; Okaka. All.: Mihajlovic.
Arbitro: Cervellera di Taranto.