Bergamo

– A rilanciare le quotazioni calcistiche di Marko Livaja ci ha pensato il suo diretto titolare German Denis che, causa ingiurie ad uno dei tanti arbitri, il quarto uomo, che scendono in campo per una partita di serie A, è stato squalificato per un turno. Adesso tocca al giovane croato, croce tanta e delizia per ora poca della rosa atalantina. Nelle ultime tre partite ha fatto incazzare tutti per prestazioni non all’altezza della sua presunta fama. Oggi non ha alibi, ha un’occasione preziosa da non gettare ai porci.
Il popolo nerazzurro si aspetta da lui una prova di impegno e di carattere e se poi arrivano gol e belle giocate tanto meglio, perlomeno si immoli alla causa nerazzurra fino all’ultimo secondo di gioco. Il Bologna è un ostacolo duro ma non impossibile e soprattutto la difesa è un lato debole della formazione con i ventidue gol subiti, in serie A solo il Sassuolo ha fatto peggio, quindi Livaja ha qualche possibilità in più per mostrare ai bergamaschi il suo indiscusso talento. Per ora fa parte di quella congrega di calciatori, poco ligi a regole e disciplina, che ha in Balotelli il leader indiscusso e in Cassano l’ideologo accertato. Però sul campo i due hanno già palesato all’intero mondo le loro virtù calcistiche, il nostro invece ha fatto esplodere di gioia il Comunale grazie alla doppietta contro la Roma, lo scorso 24 febbraio, poi poco o nulla anche se, è opportuno ricordarlo, non ha giocato granché. Insomma oggi è il gran giorno. Non c’è solo Livaja anche il resto della squadra si merita qualche reprimenda per l’atteggiamento nelle partite lungo la penisola, una sola vittoria, in casa del Chievo, poi solo sconfitte, ben cinque. Non è dato di sapere cosa frulli nelle teste degli atalantini quando si trovano in campo avverso. Si sostiene, da improbabili strizzacervelli, che le trasferte, almeno le più recenti, arrivano dopo risultati e prestazioni di qualità al Comunale e quindi durante il viaggio i nostri beniamini si rilassino quel tanto che basta per scendere in campo con supponenza e scarso vigore agonistico. Se sono vere queste dissertazioni tardopsicanalitiche vuol dire che oggi contro i rossoblu i giocatori atalantini disputeranno un partitone. Intanto arriva un Bologna convalescente che, dopo un avvio disastroso, è riuscito a risalire la china, eppure la posizione di classifica resta precaria. Un squadra, per ora, mediocre che è Diamanti-dipendente, ma non sempre il capitano riesce da solo a risolvere le partite, che ha un sostegno nel greco Kone e niente più. Il bergamasco Bianchi è relegato in panchina, in attacco Pioli gli preferisce l’argentino Jonatha Ezequiel Cristaldo, classe ’89, ex compagno di Moralez al Velez, lo scorso campionato in Ucraina al Metalist, finora ha segnato un solo gol.
Giacomo Mayer

Domenica, ore 15.00
Atalanta (4-4-2): Consigli; Scaloni, Stendardo, Canini, Del Grosso; Raimondi, Migliaccio, Cigarini, Moralez; De Luca, Livaja. A disposizione: Sportiello, Polito, Brivio, Kone, Baselli, Gagliardini, Cazzola, Marilungo, Brienza, Caldara, Pugliese. All. Colantuono.
Bologna (3-5-1-1): Curci; Garics, Sorensen, Antonsson; Crespo, Kone, Khrin, Laxalt, Morleo; Diamanti; Cristaldo. A disposizione: Agliardi, Malagoli, Masina, Ferrari, Radakovic, Yaisien, Maini, Della Rocca, Christodoulopoulos, Moscardelli, Bianchi, Acquafresca. All. Pioli.