Il 26 luglio inizierà ufficialmente la stagione dell’Atalanta, che intraprenderà il proprio cammino europeo a partire dal secondo turno preliminare di Europa League. Con il nuovo regolamento, in vigore nel triennio 2018-2021, saranno moltissime le squadre che retrocederanno dai turni eliminatori di Champions League, rendendo ancora piuttosto indecifrabile il quadro delle possibili avversarie che potrebbero incrociare il cammino della Dea, nella lunga rincorsa (caso Milan permettendo) che porta alla fase a gironi. Tra le molteplici possibilità, l’urna di Nyon potrebbe regalare una sfida suggestiva contro i Glasgow Rangers. Sicuramente la rivale più scomoda da affrontare a questo punto della competizione. L’atmosfera del meraviglioso Ibrox Park (una bolgia da quasi 50.000 posti) e l’entusiasmo portato dall’arrivo in panchina dell’ex stella del Liverpool, Steven Gerrard sono benzina sul fuoco per quella che sarebbe la sfida più affascinante di tutte. Dalla ribollente Glasgow, si passa alla freddissima Brest, sede calcistica della piccola Dynamo, schizzata dall’anonimato totale all’ esposizione mediatica portata dall’ arrivo del nuovo allenatore, un certo Diego Armando Maradona. Cosa ci sarebbe di più affascinante nel dare la caccia al tabellone principale di Europa League, eliminando quello che viene ritenuto da tutti il calciatore più forte di ogni epoca? Infine, la suggestione. Quella che metterebbe a dura prova la passione e il cuore anche del tifoso più incallito: l’epica trasferta in Kazakistan. Il Kairat dista 4.800 km, in linea d’aria, da Bergamo. Mentre la distanza che separa l’Atleti Azzurri d’Italia dallo stadio del Pavlodar si dilata addirittura fino a 5.100 km. Mentre il Tobol si ferma “soltanto” a 3.800. Tre scenari forti, suggestivi e densi di significato. Qualunque sarà il verdetto dell’urna, siamo certi che l’invasione nerazzurra sarà totale.
Michael Di Chiaro