Atalanta – Carpi 3-0 (2-0)ATALANTA (4-3-3):

Sportiello 7; Masiello 6, Toloi 6,5, Stendardo 6, Dramé 6,5; Grassi 6,5 (37′ st Carmona sv), de Roon 7, Cigarini (cap.) 6,5 (24′ st Kurtic 6); Moralez 7,5, Pinilla 7, Gomez 6,5 (31′ st D’Alessandro sv). A disp.: Bassi, Bellini, Migliaccio, Denis, Conti, Brivio, Cherubin, Monachello, Raimondi. All.: Reja 7.

CARPI (3-5-2): Belec 4,5; Bubnjic 5, Zaccardo (cap.) 5,5, Gagliolo 5,5; Letizia 6 (28′ st Wallace 6), Fedele 6 (10′ st Lasagna 6), Cofie 6, Lazzari 6, Gabriel Silva 6; Matos 5, Borriello 6,5. A disp.: Brkic, Benussi, Bianco, Gino, Lollo, Romagnoli, Spolli, Mbakogu. All.: Sannino 5,5.

Arbitro: Pasqua di Tivoli 6,5 (Pegorin-Peretti, IV Galloni; add. Doveri e Abisso).

RETI: 7′ pt Pinilla (A), 43′ pt Gomez (A), 18′ st rig. Cigarini (A).

Note: pomeriggio freddo e coperto, spettatori 14.479 di cui 3.950 paganti (incasso 42.440 euro) e 10.529 abbonati (quota 149.019 euro). Ammoniti Fedele, Cofie, Bubnjic e Grassi. Corner 7-7; recupero 0′ e 3′.

Bergamo – La testa di Pinilla, il piedino magico di Gomez con un calcio d’angolo alla Veron, il sigillo del ritrovato Cigarini dagli undici metri. La festa per il compleanno numero 108 può cominciare. Col tris a un Carpi smarrito, l’Atalanta riprende la sua corsa nella parte sinistra della classifica al rientro dalla seconda pausa per le nazionali.

Dopo lo start a sorpresa di marca emiliana – al 2′ Sportiello deve alzare sopra il montante il piattone di Fedele su angolo di Lazzari e bloccare la spizzata di Bubnjic su velo dell’autore della prima occasione -, i nerazzurri conquistano gradualmente metri di terreno e alla seconda chance affondano il colpo. Le prove generali le fa Gomez al 3′, intercettando una palla nella zolla di Bubnjic e involandosi verso la porta: il tocco sotto verso il palo lontano finisce incredibilmente a lato. Quattro giri di lancetta e Pinilla, al rientro dall’infortunio, mette le cose a posto incornando da un passo il traversone dall’out di Moralez su cui pesa l’uscita a mezza via dell’incerto Belec. Al 13′ Grassi prova la stoccata dalla lunga al culmine di un’azione manovrata, sfiorando il legno. A questo punto la partita s’addormenta un po’, interrotta da sprazzi qua e là senza troppo costrutto: al 23′ il mancino defilato di Borriello è una telefonata per i tabelloni pubblicitari e al 25′ il tiro strozzato di Cigarini non spaventa il portiere avversario, che deve allungare il braccio solo sulla delpierata di Maxi (spostato a sinistra) al 28′ su trama susseguente a corner. Al 33′ l’estremo carpigiano ne combina un’altra delle sue lasciandosi sfuggire un innocuo cross di Dramé: PiniGol in scivolata ci mette la scarpa ma non trova la porta. Una mezza mischia al 38′ provocata dall’ennesimo angolo di Lazzari (ex di turno insieme a Sportiello) – Toloi anticipa tutti sulla palombella di Gabriel Silva – non scompone i Reja-boys, pronti al raddoppio non appena il disastroso guantìpede in maglia fluo-grigia ne offre l’occasione: il posizionamento è ancora una volta errato e il Papu (43′) la infila direttamente sotto il sette dalla bandierina sinistra.

Nella ripresa le stoccate da fuori di Dramé (2′, dopo slalom: Bubnjic rinvia) e Fedele (5′) fanno solo il solletico, non così quella radente di Grassi (9′) che impegna a dovere Belec. Al 17′ Maxi ammolla il lungolinea per Pinilla, steso da Bubnjic oltre il vertice destro: sul dischetto si presenta Cigarini e cala il tris. Visto l’andazzo, nel tiro al piccione alla ricerca del poker s’inserisce anche Toloi (parato) al 21′ con la conclusione da fuori che non ti aspetti. Sportiello fa il suo togliendo dall’incrocio il velenoso sinistro da centro area di Borriello (25′). La pratica è ormai chiusa e il resto è accademia pura: arrivederci allo Juventus Stadium per la sfida impossibile.

S.F.