Il prossimo futuro dell’Atalanta si gioca tra l’ingresso in rosa di Nicolò Zaniolo e quello in società del magnate indiano Divyank Turakhia. Se per il fantasista mancino venticinquenne non si dovrebbe andare oltre la settimana corrente per il prestito con obbligo di riscatto dal Galatasaray, un affare da una ventina di milioni al massimo, il quarantaduenne che nel 2016 vendette il network di advertising (pubblicità in rete) media.net ai cinesi di Miteno Communication Technology (Shuzhi.Al) per 900 milioni di dollari ne starebbe per investire una settantina delle quote che fanno capo al co-chairman Stephen Pagliuca.
Turakhia, secondo quanto rivela Tuttomercatoweb.com, era presente sia a Liverpool che in finale a Dublino al seguito dei nerazzurri. Entrerebbe così nel capitale azionario smussando il 55 per cento di Dea srl (controllante il 99% del club dopo la liquidazione dei piccoli azionisti; prima era l’86%) e, da investitore sempre nel settore delle comunicazioni e dei media, vorrebbe fare una serie tipo Netflix sul percorso trionfale dagli anni percassiani della salvezza e basta fino alla conquista dell’Europa League.