Di ferma e immutabile resta la combo giorno-orario, le cinque pomeridiane di sabato 23 luglio. Però coi tifosi lontani. Una giravolta inattesa in più per l’amichevole col Como, evidentemente nata col destino sbagliato per un’Atalanta costretta a tornare due volte, anzi tre, sulle proprie decisioni. Se il piano iniziale risalente a martedì di farla disputare al “Breda” di Sesto San Giovanni era fallito soprattutto per la decisione della Questura di Milano di sospendere la vendita dei biglietti, prevista soltanto on line sul circuito Ticket Master, la programmazione in sede al Centro Sportivo Bortolotti di Zingonia ha subìto un’ulteriore rettifica dalla sera alla mattina.
Perché giovedì il comunicato parlava di accesso seppur limitato al pubblico (la tribuna del campo principale più di 500 persone non può accogliere), mentre stamani, dopo la sessione mattutina della squadra di Gian Piero Gasperini, la società ha optato per la formula delle porte chiuse. Forse timorosa di una robusta affluenza di tifosi comaschi, rivali degli atalantini fin dagli anni Ottanta. In questa settimana i cambi di programmazione sono stati all’ordine del giorno: l’amichevole col Lecco s’era trasformata, infatti, nella partitella in famiglia di mercoledì, sempre alle 17.