Gollini 5,5:
sullo svantaggio ci mette il rinvio non lunghissimo, figlio di una difesa sfilacciata e poco coordinata.
Toloi 6: una buona chiusura e ordinaria amministrazione scevra da colpe specifiche. Bellino e tardivo l’assist per l’1-2.
Mancini 5: non giocava da una vita, ovvero i 71 minuti settembrini da ex a Firenze quand’era subentrato a Toloi rimasto coi flessori in mano, e subito si perde il Pavoloso in gioco aereo alla prima mischia da corner. Anche se si perde tra un blocco e l’altro e pure Petagna poteva chiudere. Sfigato sulla traversa, ma è dietro che fa acqua (19’ st Cristante 6: non ha la bacchetta del mago, figuriamoci la mira da punta improvvisata. Perché non metterlo dall’inizio?).
Masiello 6: senza squilli di tromba e in appoggio costante al reparto avanzato, se non altro non condivide responsabilità con un pacchetto di mischia lacunoso.
Hateboer 6: finisce da terzino con l’angolo piatto alla voce traversoni, ma se i piedi deve metterceli lui, addio.
de Roon 6: manca la riapertura delle speranzielle verso la mezzora complice la zampa di Ceppitelli, poi si concede qualche buona sortita. Forse troppo forte l’assist per il Papu nella ripresa.
Freuler 6: allo start s’inserisce quasi solo lui senza troppo nerbo, nel prosieguo martella costantemente ma non riesce ad elevarsi dal mucchio.
Spinazzola 5: la palla persa sullo 0-2 grida vendetta al cospetto degli dei del calcio.
Ilicic 6: ri-proiettato titolare conto una squadra prevedibilmente asserragliata, fa appena in tempo a sbucare con la fronte senza incidere la carne viva del match coi soliti colpi di classe. Però almeno ci prova (41’ st Orsolini sv).
Gomez 6,5: si danna l’anima in mezzo ai fantasmi di un primo tempo tra il noir e lo stregato andante, nel secondo ne sbaglia due su tre.
Petagna 5,5: a forza di rifinire e aprire il gioco si dimentica di essere una punta (1’ st Cornelius 6: si presenta salendo in cielo ma spedendoci anche la sfera, per il resto lampi a favore altrui).
All. Gasperini 5,5: irretito anche lui dal malvezzo del turnover per forza, piazza Mancini da cardine al posto di Caldara e la porta ci mette poco a scricchiolare. Prima di metà ripresa vira al 4-2-3-1 con Cristante fra le linee e Hateboer abbassato, ma non c’è stato verso.
S.F.