Berisha 5,5:
attento ma non chiamato a miracoli nel primo tempo, nel secondo ne fa uno su un rigore in movimento. Prima di soccombere, ahilui, al pallone viscido e a una certa mancanza di riflessi unita a una coordinazione motoria rivedibile.
Toloi 7: il destino ha voluto che toccasse a lui, responsabile primo della contro-rimonta del Westfalenstadion, sbloccare lo score alla prima palla buona. Bella prova, ma non è bastata (43’ s Cornelius sv).
Caldara 6,5: attento dietro, dove però qualche pallonessa l’ha fatta passare, e pericoloso davanti, ma la schiena di Toprak gli ha negato la gioia del bis.
Masiello 6,5: prova gagliarda stringendo i denti sul forcing nemico.
Hateboer 6,5: ribalta il fronte con voluttà, peccato che a tanto slancio non corrisponda la concretezza dei compagni davanti.
de Roon 5,5: poco dopo il ventesimo tenta un’apertura assassina che poteva costare cara, poi il buco su Batshuayi cui tenta di rimediare col quasi autogol. Se doveva far argine, beh, missione non compiuta (42’ st Petagna sv).
Freuler 6,5: recupera parecchi palloni nella inedita parte di diga e basta, poi esce alla distanza.
Spinazzola 7: quando svolazza sulla sua zolla è un mezzo spettacolo, e non è che soffra troppo in copertura. Il suo dovere l’ha fatto egregiamente.
Cristante 7: sbuca da ogni dove mettendo in crisi Sahin, new entry turca dei prussiani, risultando utile anche in fase di non possesso. Non centra la porta nell’unica chance utile, pazienza.
Gomez 6,5: abile a inserire l’anello del suo trequartista a sostegno della catena di sinistra, pennella il corner del vantaggio subendo poi le sportellate del rude Sokratis. Di suo sbaglia l’occasione davanti all’estremo nemico, forse perché arriva freddo all’appuntamento dopo una vita trascorsa a servire gli altri e anche a difendere da par suo.
Ilicic 6: mette lo zampino in ogni ripartenza, anche se la soluzione non sempre si rivela felice. Ma soprattutto ne cicca due di quelle grosse con pertiche di terreno spalancate davanti.
All. Gasperini 6: scommette sulla fotocopia della formazione dell’andata e il suo unico sbaglio è mettere mano alla panchina quando ormai la quaglia è già volata via.
S.F.