Villarreal – Atalanta 2-2 (1-1)VILLARREAL (4-3-3):

Rulli 6,5; Foyth 5, Albiol (cap.) 7, Pau Torres 5, Pedraza 7 (42′ st Gaspar sv); Capoue 6 (15′ st Coquelin 4), Parejo 6,5, Trigueros 7,5 (15′ st Moi Gomez 6); Pino 5,5 (27′ st Alberto Moreno 6), Gerard Moreno 7,5, Dia 5,5 (16′ st Danjuma Groeneveld 6,5). A disp.: 1 Asenjo, 22 Mandi, 12 Estupiñán, 30 Peña, 10 Iborra, 9 Paco Alcacer. All.: Unai Emery 6,5.
ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Toloi (cap.), Palomino, Djimsiti (16′ st Demiral); Zappacosta, De Roon (25′ st Koopmeiners), Freuler, Gosens; Pessina (34′ st Miranchuk); Malinovskyi (26′ st Pasalic), Zapata (25′ st Ilicic). A disp.: 31 Rossi, 57 Sportiello, 42 Scalvini, 66 Lovato, 3 Maehle, 13 Pezzella, 99 Piccoli. All.: Gian Piero Gasperini.
Arbitro: Turpin 6 (Francia – Danos, Gringore; IV Pignard. V.A.R. Brisard, A.V.A.R. Frappart).
RETI: 6′ pt Freuler (A), 39′ pt Trigueros (V), 28′ st Danjuma Groeneveld (V), 38′ st Gosens (A).
Note: serata calda e umida, terreno in discrete condizioni. Spettatori 12.918. Ammoniti De Roon, Capoue, Gerard Moreno, Pino e Coquelin per gioco scorretto. Espulso Coquelin al 39′ st per somma di ammonizioni (gioco scorretto). Tiri totali 14-13, nello specchio 7-4, respinti/deviati 3-2, parati 6-3, legni 0-1. Corner 7-4, recupero 1′ e 3′ .

Vila-real/Villarreal – Ilicic-Miranchuk-Gosens, l’acuto del 2-2 a sette e quaranta dal novantesimo per evitare una beffa che sarebbe stata francamente immeritata. Col sovrappiù della paratona di Musso al 3′ di recupero sul cabezazo di Moreno, servito dall’angolo a due Danjuma-Parejo dalla destra. Ma quanti cali di tensione e che errori in disimpegno (su ambo le marcature prese in saccoccia) dopo che Freuler ha battuto il colpo immediatamente aiutato dal palo, nell’incipit del Group Stage F di Champions League a Villarreal che per l’Atalanta termina per la prima volta col punticino.
Comincia bene Zappacosta, cui Malinovskyi chiama la profondità, obbligando Rulli all’uscita bassa per evitare che dell’attrezzo s’impossessi Zapata (3′), fino al vantaggio al raddoppio cronometrico grazie a una manovra da manuale di precisione svizzera, dalla palla dentro delll’ucraino allo scarico spalle alla porta di Zapata favorito dal tocco maldestro di Pau Torres. All’ottavo potrebbe essere già bis, con Gosens a intercettare il lancio dalle retrovie di Palomino svirgolato da Foyth impegnando Rulli dal limite col piede sbagliato. Il pendolino destro preferito a Maehle apre all’eccesso di seconda (13′) sul primo angolo a favore, mentre il Submarino giallo prova invano a far affondare Djimsiti mettendolo all’uno contro uno (solo angolo) con Pino sul lungolinea di Capoue. Un break e basta, perché i nerazzurri in bianco da trasferta dominano specie dai lati (tiri-cross di Zapata e Pessina, 15′ e 17′) rischiando il minimo unicamente sulla verticale di Gerard Moreno per l’avanzato Trigueros, che al 21′ riesce giusto a girarsi sul mancino, messo di fronte al tucumano, con Musso a cavarsela in due tempi.
A tiro della mezzora ci prova Zappacosta sul filo dell’offside, proiettato in corridoio dall’autore del rompighiaccio ma stoppato all’ultimo dalla diagonale di Albiol. La fifa blu per i nostri cala improvvisa al 34′: il Colonnello subisce il borseggio da Pedraza, Trigueros allunga per Moreno che impegna di piede in fallo di fondo il portiere argentino, prima della svettata molle a campanile dell’ex mastino del Napoli. A sei dalla pausa, nondimeno, il disimpegno sbagliato di De Roon sulla trequarti difensiva innesca l’azione del pari, perché Gerard recupera e Pedraza nell’ammollo radente trova la deviazione di Palomino che apre involontariamente il piatto destro alla mezzala sinistra altrui. E si rischia la rimontina. Passi per la ciabattata dalla lunga dell’impattatore in giallo (40′), ma in capo a due minuti serve il menisco destro miracoloso dell’ultimo baluardo per dire di no a Moreno, sbucato da chissà dove sulla punizione crossata da destra di Parejo (42′). La ripresa si apre con l’imbeccata dell’elevetico per Malina che di prima obbliga l’estremo altrui a toglierla dal sette (2′) e soprattutto il liscio clamoroso di Gosens (5′) che corregge a lato lo scavino di Toloi.
Manca anche un quid di buona sorte, vedi traversa alta del Toro di Cali di testa (9′) sull’angolo da mancina del solito noto, ma riecco la seconda metà della frazione e il conseguente calo. Al 22′ sarebbe 2-1 locale se la bocca da fuoco principale non si limitasse a tentare l’improbabile volée sul recupero di Torres. Tutto rinviato al 28′, quando Danjuma si avventa sull’ennesimo filtrante di Gerard dopo lo scippo di Parejo al disattento Freuler. Da menzionare anche Demiral, cambio (perché?) di Djimsiti, per un tentato rinvio di braccio. Al 34′ tuffo del centrattacco su crossetto dell’olandese-nigeriano, a lato. Quindi il pari definitivo con lo sloveno a imbeccare il russo spalle alla porta per il sinistro in caduta davanti all’area piccola del tedesco. Giusto così, e al 39′ Coquelin spende su Koopmeiners il secondo giallo.
S.F.

(foto di copertina Uefa Champions League)