Di Fabrizio Carcano
Nessuno ha l’ambiente e la compattezza che hanno l’Atalanta e Bergamo. Nessuna realtà ha un cuore che pulsa all’unisono per gli stessi colori, per gli stessi obiettivi, per gli stessi sogni.
In un’afosa serata di mezza estate il popolo atalantino si è radunato nell’insolita cornice della Curva Sud Morosini, osservando incantato la nuova Curva Nord che prende forma, il ‘muro nerazzurro’ come lo ha poi definito il presidente Antonio Percassi, e per lasciarsi cullare dalle dolci note della Champions League, inebriate dal coro ‘Vinceremo il tricolore’.
Sogni di una notte di mezza estate, che non svaniranno con l’autunno.
Perché l’Atalanta, accolta da oltre 8000 tifosi che hanno riempito ogni centimetro della Sud, del settore ospiti, dei Distinti e di una parte della tribuna Ubi, è una realtà solida nelle sue fondamenta.
Nel cemento del suo stadio che cambia pelle con la nuova vertiginosa curva Nord, nell’amore sconfinato di un popolo unico, che con orgoglio ha rivendicato il suo essere sempre presente con uno striscione eloquente: ‘Dai polverosi campi della serie C alla luci della Champions League noi siamo sempre qui’.
Eccola la radice nerazzurra, che il caldo o il freddo, le vittorie o le sconfitte non potranno mai minare.
Qualcosa di unico. E di straordinario.
Come hanno sottolineato parlando quasi telepaticamente i due ‘padri’ di questa Dea da Champions: Antonio Percassi e Gian Piero Gasperini.
“Qui c’è un ambiente unico e una compattezza che da nessun altra parte puoi trovare. Noi ci mettiamo il massimo impegno, la nostra gente di mette il massimo dell’entusiasmo e questo mix ci regalerà emozioni e ci porterà lontano”, ha spiegato il tecnico.
Anticipando il pensiero di Percassi di un paio di minuti: “È incredibile il senso di appartenenza dei nostri tifosi. Nella scorsa stagione abbiamo ottenuto risultati inimmaginabili grazie ad un mister eccezionale, a dei ragazzi eccezionali, a tutta la società ma soprattutto a tutti voi nostri tifosi che nei momenti di difficoltà ci siete stati vicini, siete la nostra forza”.
Eccola la forza dell’Atalanta, la sua atalantinita’.
La forza della sua gente, del suo popolo, del cuore di una città e di un territorio.
Che si specchiano ad occhi aperti in un sogno di una calda notte di mezza estate che potrebbe durare per tutta un’indimenticabilmente stagione.
La stagione più importante nella storia nerazzurra, come ha ricordato con orgoglio il presidente Percassi.