Il momento di appannamento attraversato da entrambe le formazioni, attrezzatesi fin dall’estate per un ruolo di primo piano all’interno del campionato di Promozione. E poi c’è da considerare l’impatto dei singoli, perché con o senza Bruno Bertoli in campo – ancora da verificare se il centravanti appena approdato a Cenate sarà effettivamente a disposizione – trattasi di attesissimo appuntamento, per il grande ex di turno: Nicola Bonacina, centrocampista classe ’99, una vita calcistica trascorsa a Cenate prima del passaggio, la scorsa estate, all’ambizioso Torre de’ Roveri di patron Giorgi. E come se non bastasse il figlio d’arte, chiamato a un ritorno al “Comunale” che promette mille emozioni, ecco il più classico dei rendez-vous, tra due amici, rivali per una domenica, che daranno l’anima, per prevalere l’uno a discapito dell’altro, a dispetto di un rapporto ormai consolidato che trae le proprie origini nella militanza occorsa ai tempi del Casazza allenato da Corrado Oldoni. L’uno contro l’altro, ancora una volta, nel segno di un’amicizia che le ambizioni dei rispettivi club non scalfiranno mai. Tocca così a Gianluca Piro, il bomber per antonomasia, in forza al Cenate, e a Maicol Bellina, un totem oltre che un fantasista per il Torre e per tutto il movimento, presentare il big match in programma domenica per il dodicesimo turno del girone C.
“Non temiamo il Torre perché non temiamo nessuno – apre Piro – ma lo rispettiamo perché sono una squadra forte, costruita per vincere. Sono attrezzati in ogni reparto, vedi Trovò, Brugali e Bahamd (assente tuttavia domenica, causa squalifica, n.d.r.) in difesa, Bentoglio e Signorelli in avanti. È una realtà che sa il fatto suo, che non ha mai giocato per perdere: anzi, sono loro che sono partiti per vincere il campionato, non certo noi. Maicol, ovunque abbia giocato, rappresenta il punto cardinale per il gruppo. Nello specifico, è un pilastro di quella società e non ho dubbi che sia anche un punto di riferimento per i più giovani, così come lo è stato per me ai tempi in cui abbiamo giocato assieme. È uno che non molla mai; un elemento con la sua determinazione fa scattare in tutti qualcosa di speciale, a livello di motivazione e di voglia di arrivare. Se sono quello che sono oggi, lo devo anche a Maicol, ai suoi consigli: non ho dubbi che sia stato determinante per la mia carriera. Persone così non le trovi tanto facilmente nel mondo del calcio. Lo stimo molto e gli auguro di poter proseguire per ancora tanto tempo, ritagliandosi tutte le soddisfazioni che merita. Ecco, magari non domenica (ride, n.d.r)”.
Risponde da par suo l’eterno Maicol Bellina: “Domenica non sarà magari fondamentale, ma certo sarà una sfida super-importante per noi. Non stiamo andando benissimo e dobbiamo svoltare, in settimana c’è stato anche un confronto tra tutte le componenti per analizzare i perché di questa flessione. Eravamo pure partiti bene, ma poi sono arrivati questi alti e bassi che a ben vedere sono sempre stati una costante, da quando sono arrivato al Torre. Gli appuntamenti col Cenate sono storicamente improntati sulla battaglia; figuriamoci, in questo caso, con due squadre arrabbiate, in cerca di riscatto. Piro è sicuramente il pericolo pubblico numero uno, non a caso è il bomber del girone (otto reti all’attivo per lui, n.d.r.) e quindi a maggior ragione avrei piacere di essere in campo per confrontarmi con lui. Vedremo se sarò della partita, al momento non ci sono certezze. Sarà di certo una battaglia, loro del resto vengono da tre sconfitte di fila mentre noi, dopo un pareggio e una sconfitta, vogliamo assolutamente vincere. Speriamo sia una partita bella, divertente, ma dove alla fine dovremo essere noi a spuntarla. Ecco, dovremo vincere noi perché sia davvero divertente (ride, n.d.r.). Poi, comunque vada, sempre: “Gian Numero Uno! Dentro e fuori dal campo!”. Con “Gian” continuiamo ad andare super d’accordo e abbiamo già avuto modo di sentirci, in vista di domenica. Se viene un attimo prima al campo, il caffè glielo pago io. Il campo poi dirà la sua e, come si sa, in campo non ci sono amicizie che tengano. Lì bisogna solo vincere, in quei 90-100 minuti non ci sono amici”.
Abbondano, peraltro, gli spunti di interesse legati a una partita che vale molto più di un semplice affaccio sulla zona-playoff. Primi fra tutti, l’ipotetico esordio in maglia Cenate Sotto di Bruno Bertoli e il ruolo di grande ex ricoperto da Nicola Bonacina, accasatosi quest’anno al Torre de’ Roveri. Prosegue Piro: “La partita di domenica vale una finale, come tante altre, perché questo deve essere il nostro approccio nel momento in cui veniamo da un periodo delicato. È chiaro, noi veniamo da tre sconfitte consecutive, ma con lo Zingonia Verdellino ce la siamo pur sempre giocata alla pari. Abbiamo sbagliato l’atteggiamento contro Cividatese e Vibe Ronchese e l’abbiamo pagata: funziona così qui, perché quest’anno in Promozione non ci sono squadre-materasso e te la devi giocare con tutte. Qui vince chi ha più fame, più voglia di lottare su tutti i palloni e noi ultimamente questo atteggiamento non l’abbiamo avuto. Affrontiamo allora il Torre con la consapevolezza che sarà come una finale e con la determinazione di chi vuole dimostrare che i recenti passaggi a vuoto sono stati degli episodi, che in quanto tali non devono più ricapitare. Sicuramente ci aspetta una battaglia: loro vogliono vincere e noi dobbiamo reagire. Riguardo a Bruno Bertoli, è un grande giocatore, dotato di grande esperienza; un ottimo ragazzo, che conosco anche a livello privato, oltre che un bravo attaccante, che sa certamente mettersi a disposizione e ci farà parecchio comodo. Anche a livello tecnico-tattico, garantisce qualche soluzione in più e quindi sarà di grosso aiuto per noi attaccanti e per tutta la squadra”. La chiosa finale, appannaggio di Maicol Bellina, che chiama in causa l’apertura del mercato di riparazione: “Non mi aspetto che cambierà molto al Torre, l’idea sarebbe quella di muoversi per una punta ma al momento non sembra esserci l’occasione realmente allettante. È vero che adesso stiamo faticando, ma siamo pur sempre una bella squadra. Ci gira anche un po’ tutto male, tutto al contrario, quindi speriamo che gli episodi tornino a sorriderci. Nicola Bonacina si è rivelato ben presto un giocatore importantissimo per noi, io per primo mi mossi la scorsa estate per far presente al Pres e alla società che potevano esserci gli estremi per un’operazione che a noi avrebbe portato solo che benefici. Serviva il regalo, quel valore aggiunto che serve sempre in una formazione: Nicola mi è sempre piaciuto ed è anche un bravissimo ragazzo. Per me era e rimane un acquisto top, anche adesso che le cose per noi vanno meno bene. Anzi, secondo me sta facendo proprio bene, a prescindere dal rendimento della squadra. Serve evidentemente che tutti e undici si muovano per provare a fare la differenza, uno da solo non può bastare”.
Nikolas Semperboni