Sfruttare lo stop imposto dalla pandemia attuale per programmare un futuro all’altezza delle aspettative. Idee chiarissime in casa Arcene, squadra che ha deciso di farsi da parte insieme alla vecchia dirigenza dal mondo dei dilettanti nella stagione 2019-2020, per ripartire in quella 2020-2021 con il team denominato Oratorio Calcio Arcene nel torneo CSI. L’obiettivo in testa è tuttavia ben preciso e a breve termine: iscrivere il gruppo di ragazzi attuale nel 2021-2022 al campionato di Terza categoria. Un ritorno in grande stile ma con una missione nobile: dare la possibilità ai giovani, e non solo, del paese che frequentano l’oratorio di divertirsi e divertire. Al vertice della piramide Don Franco Cortinovis, il presidente del club, con la “regia” di mister Claudio Allievi, (NELLA FOTO) tecnico apprezzato e conosciutissimo con diversi campionati vinti alle spalle in carriera. “Il progetto è in primis sociale ed educativo – ci ha confidato Don Franco -, al centro rimane e rimarrà sempre l’oratorio. Lo scopo è quello di educare i ragazzi attraverso l’attività sportiva. Dove si arriverà dal punto di vista dei risultati è un aspetto secondario, cercheremo di coinvolgere più persone possibili, partendo dai più piccoli. Ho subito percepito passione ed entusiasmo dietro questa rinascita: tanti si stanno adoperando per la sistemazione del campo, c’è un’aria serena e pulita. Mi ha meravigliato in positivo questa prospettiva”. Nel ruolo di direttore sportivo Mauro Invernizzi, uno che ama le sfide: “Non siamo mai fermi – ha commentato -, sfruttiamo le pause lavorative nel weekend per ritrovarci al campo. Nel giro di poco tempo abbiamo creato quattro rose: Giocagol, Under 13, Calcio a 7 over 30 e CSI a 11. I fari sono puntati proprio sul CSI che diventerà la prossima compagine di Terza categoria. Don Franco vuole utilizzare il calcio come scopo sociale e noi condividiamo questa linea nobile. Diciamo che la fiamma adesso è accesa, le motivazioni di tutti noi non mancano. Arcene nel passato ha sfornato diversi campioni professionisti come ad esempio Giancarlo Ferrari e Giovanni Vavassori, un orgoglio ovviamente”. Il primo fondatore dell’Arcene Calcio, più di cinquant’anni fa, fu Pierino Scotti: a portare avanti oggi la passione di famiglia c’è il figlio Antonio, titolare di una scuola guida che ha contribuito economicamente insieme ad altri imprenditori arcenesi alla rifondazione. “Parlando con Claudio Allievi ho subito percepito un entusiasmo pazzesco – ha detto Antonio -, perciò ho deciso di dare una piccola parte economica per sostenere il progetto. Il calcio negli ultimi anni sta perdendo quei valori sani che devono esserci in ogni paese, mi auguro possiamo essere da esempio per tanti. Sono felice, ho visto alcuni allenamenti dei ragazzi e c’è la voglia giusta”. Chiusura affidata all’Assessore allo Sport, Andrea Rozzoni: “A livello umano ed istituzionale, è motivo di grande orgoglio il ritorno del calcio soprattutto sul fronte giovanile ad Arcene: vedere i bambini uscire dal paese per praticare questo sport non era piacevole, era una mezza sconfitta per tutti. Quando Claudio e Don Franco mi hanno parlato del progetto, è stato un piacevole colpo al cuore. Le porte del Comune per loro saranno sempre aperte per qualsiasi dialogo o esigenza. Il tema che più mi ha colpito è che questo progetto sia a lungo termine, con basi estremamente solide a livello dirigenziale”.
Norman Setti