Fiorenzuola – AlbinoLeffe 0-2 (0-0)FIORENZUOLA (4-3-3):
Battaiola 6,5; Olivera 5,5 (8′ st Potop 5,5), Ferri (cap.) 5,5, Cavalli 5,5, C. Dimarco 6 (9′ st Guglieri 6); Esposito 6 (27′ st Arrondini 6,5), Zaccariello 6, Palmieri 6,5; Currarino 5,5 (33′ st Oneto sv), Tommasini 5,5, Bruschi 6 (9′ st Mamona 5). A disp.: 22 Burigana, 7 Maffei, 18 Nelli, 19 Molinaro, 45 Danovaro, 66 Varoli, 99 Otranto Godano. All.: Luca Tabbiani 6.
ALBINOLEFFE (3-5-2): Pagno 6,5; Borghini 7, Saltarelli 7 (31′ st Riva 6), Ntube 6; Gusu 6,5, Gelli 7, Nichetti 6,5, Giorgione 6,5, Tomaselli 7 (37′ st Michelotti sv); Cori 6 (37′ st Galeandro sv), Manconi 7,5. A disp.: 12 Rossi, 40 Facchetti (p), 18 Doumbia, 20 Genevier, 21 Poletti, 24 Marchetti, 27 Miculi, 30 Martignago, 99 Petrungaro. All.: Michele Marcolini 6,5.
Arbitro: Andreano di Prato 6 (Arena di Roma 1, Fratello di Latina; IV Papale di Torino).
RETI: 17′ e 28′ st Manconi (A).
Note: serata serena e calda, terreno in buone condizioni. Ammoniti Zaccariello e Giorgione per reciproche scorrettezze, Saltarelli, Olivera e Gusu per gioco scorretto. Tiri totali 10-13, nello specchio 4-6, respinti/deviati 3-1, parati 4-5, legni 1-1. Corner 6-5, recupero 2′ e 5′.
Fiorenzuola d’Arda (Piacenza) – Due lampi, ma non certo nel nulla, in un crescendo irresistibile. Il cross di Borghini spazzato maluccio in gioco aereo da Zaccariello, il liscio di Tomaselli, Jacopo Manconi che se la sistema rubandola a Currarino per scaraventarla di destro a poco più di mezz’altezza rientrando dal vertice sinistro. Pallonessa di Gelli a scavalcare tutto e tutti, corsa e dribbling sul guantato per l’appoggino del bis del doppiettista, quota 4 e le bocche da fuoco concorrenti guardate dall’alto al basso, di una serata magica appena oltre la soglia dei 16 metri. Ministoria della vittoria corsara di un AlbinoLeffe al secondo bottino pieno su tre giornate grazie alla zampata del migliore sul campo del neopromosso Fiorenzuola.
Al Velodromo Pavesi è il prodotto del settore giovanile seriano Luca Ferri ad aprire le danze con la botta da fermo (5′) dritta sulla parabolica, in un primo tempo a giri lenti dei Marcolini-boys, mentre è direttamente nel vuoto la destinazione del primo corner da destra di Bruschi con Tommasini e Saltarelli a lagnarsi reciprocamente della trattenuta. Il velo di Cori per corsetta e sgancio davanti al vertice destro del futuro match winner (11′) è la prima vera sortita bluceleste, senza scomodare troppo chi la deve intercettare in due tempi anche perché priva di angolazione. Gelli, primissimo cursore ancorché impreciso in avvio sullo scambio con la summenzionata bocca da fuoco, viene raggiunto dal campanile di Tomaselli nella sua elevazione imperfetta al quarto d’ora. Occhio ai break dalla terra di mezzo, con lo sprintoso Palmieri a sbattere addosso a Saltarelli all’ingresso in area palla al piede: la lancetta scocca il ventidue, Zaccariello e Giorgione ne discutono abusando anche del linguaggio non verbale finendo sul taccuino dei cattivi. Appoggiato all’indietro dalla sua boa, di qua, è Bruschi a telefonare dal limite col mancino più erba che sfera, scollinata la mezzora, al culmine delle grandi manovre della catena di riferimento, Cavalli compreso a sostegno.
Che strizza, poi, sul rinvio di sinistro svirgolato da Saltarelli a 13′ dalla pausa nel tentativo di allontanare lo scavino a rientrare di Currarino, da minaccia ma sempre meno il quasi autogol sfociato per fortuna nel mero corner contro. Brividini anche per la situazione inattiva gestita dal regista basso di casa da imbeccata per lo stacco di Olivera, defilato verso mancina e bloccato da Pagno che comunque la avvinghia oltre la riga di fondo concedendone un’altra dalla bandierina. San Jacopo da Vizzolo cerca il santino da piazzato da sinistra scontrandosi col laicismo esasperato dei pugni serrati dell’ostacolo tra i legni (41′). In avvio di ripresa l’inerzia parla bergamasco. Tre chances in poco più d’un giro di lancetta, quando Tomaselli converge dal suo lato facendo vibrare la traversa entro la cinquina e di nuovo Manconi ne ha due sui piedi, propiziate dallo scavino del pendolino respinto corto di testa da Cavalli: quest’ultimo respinge la conclusione number one, sulla seconda a Battaiola basta restare saldo al suo posto senza azzardare la presa. Gli emiliani paiono in apnea, tanto che Esposito deve fare da muraglia per dire di no a Gelli, avventatosi (8′) sulla seconda palla generata dall’angolo numero 4, e il portiere calare la saracinesca sul diagonale in corsa di Nichetti (13′) lanciato per vie centrali dalla trequarti difensiva. Due tentativi ulteriori e dai Giorgione prova l’innesco per Manconi nello scambio dal corner sinistro: palla fuori, la successiva andrà dentro, con tante grazie anche all’apertura del Livornese per il pendolino irresistibile che svaria a sua volta e di Gusu a sostegno. La reazione di Guglieri (24′) da fuori è alle stelle, il lungolinea del paly per Tommasini genera l’occasionissima (27′) rintuzzata da Pagno che a nove sinfonie dal novantesimo abbassa le ginocchia su Arrondini. Tris sfiorato in ripartenza al 42′, col capitano piacentino a porgere il vassoietto a Galeandro e l’eroe da doppietta a graziare gli avversari in tap-in. Discorsi chiusi dalla torsione a lato del centrattacco altrui a correzione della scodellata dall’out di Potop al quarto abbondante di recupero. Domenica prossima si riceve il Mantova alle 17.30.