TORINO – Un pari che sa di vittoria perché siamo tornati a rivedere l’Atalanta che ha fatto innamorare gli appassionati di calcio. 1-1 ma potevano essere gol a grappoli da una parte e dall’altra e non è un caso che Gollini e Szczesny siano tra i migliori in campo. Il nostro ha parato un rigore di Ronaldo, concesso generosamente da Doveri, lo juventino ha salvato la sua porta con un paio di interventi miracolosi durante l’assalto dei nerazzurri durato ben cinque minuti tondi. E’ stata una partita appassionante, divertente, ricca di azioni da manuale da gioco del calcio, con due gol strepitosi, sia quello di Freuler che di Chiesa. Negli annali della serie A Juventus-Atalanta non è mai stato considerato un big match, ma dallo scorso luglio sono cambiate radicalmente le gerarchie con una variante: la squadra atalantina è tra le star del campionato con aspirazioni da grandeur. Poi la puntualizzazione di Gasperini: è come affrontare il Real Madrid. E la partita ha dimostrato che le due squadre hanno un valore da Champions.
Gasperini ha confermato dieci undicesimi della formazione vittoriosa sui viola con il solo Palomino al posto di Toloi (affaticamento ai flessori), confermando Malinovskyi e lasciando in panchina Gomez, Pirlo si è presentato con un classico 4-4-2 con Morata-Ronaldo in attacco. Argentini tristi fuori dai giochi, così va il mondo. Ma non c’è stato tempo di tornare su strappi, ferite e social al veleno. Eppure Gomez, entrato all’inizio di ripresa, ha disputato un secondo tempo di qualità sfiorando anche un gol. Certo quando Freuler ha segnato quel gioiello di gol, non ha corso con tutti gli altri ad abbracciare lo svizzero. Si è fermato sul cerchio di centrocampo, solo soletto, ad aggiustarsi la fascia. Ma adesso è un’altra storia.
La partita: subito duelli in mezzo al campo: De Roon-Bentancur poi l’olandese è passato su Rabiot quando il francese ha preso il posto di Arthur, Freuler sul moto perpetuo McKennie, Pessina a schermare Arthur mentre sugli esterni Gosens che ha costretto Cuadrado a fare il terzino, poi i difensori, Romero-Morata duello al limite del regolamento con entrambi senza ritegno, Djimsiti su Chiesa, sicuramente uno dei migliori bianconeri, e infine Palomino su Ronaldo, che è stato il peggiore in campo e non solo per il rigore sbagliato. Il nostro argentino però ha sulla coscienza il gol della Juve per aver perso un pallone poi finito a l’ex viola che ha castigato Gollini. Sia Atalanta che Juve hanno giocato, a seconda delle iniziative, al gatto e al topo: prima i bianconeri che sfiorano la rete con Morata che credeva di essere in fuorigioco, poi Zapata che si mangia un gol su una perentoria incursione di Pessina, poi l’1-0 di Chiesa, quindi un tiro di Malinovskyi fuori d’un soffio. Attaccava l’Atalanta, rispondeva la Juve mentre la partita si trasformava in un ring perché nessuno era intenzionato a lasciarsi scappare l’avversario. Sia nel primo che nel secondo tempo. L’Atalanta voleva pareggiare e l’ingresso di Gomez e di Muriel ha permesso un atteggiamento più aggressivo in area di rigore. Così è arrivato il pari di Freuler, gol da cineteca, e il coraggio ha dato una spinta più forte, soprattutto dopo che Gollini ha parato il rigore a Ronaldo. E’ entrato Miranchuk e la potenza di fuoco si è accresciuta con cinque minuti di fuoco quando Gosens e Romero hanno sfiorato il vantaggio. Poi ancora Gollini con altre parate strepitose. E’ tornata l’Atalanta.
Giacomo Mayer