Spenderei oggi due parole sul concetto di “politically correct”.
Il Politicamente corretto dovrebbe risolversi nella energica ricerca di eguaglianza sociale perseguita pure per il tramite di una certa correttezza formale e un linguaggio “più rispettoso”.
Insomma, una cosa bella e condivisibile.
Qualcuno, invece, è riuscito a declinarla quale obiettivo di appannaggio di qualche “benpensante di sinistra col portafoglio a destra”.
In tal modo è diventato odioso ai più e ha reso più difficile il raggiungimento degli alti obiettivi ad esso sottesi.
Perché adesso la sensazione è che la voglia di insultare, disprezzare e deridere la parte politica opposta prevalga sul desiderio di giustizia sociale.
Non sarebbe, infatti, più semplice ottenere il risultato condividendo con rispetto le posizioni di tutti? Ovvio!
Ed ecco che il “politicamente corretto” è diventato squallida censura, derisione dell’avversario, superficialità etica, generatore di banali cliché, odio per chi ha sfumature diverse di pensiero, becera ideologia, disprezzo del popolo “ignorante”, pessimo strumento di ideologica “non cultura” per i nostri giovani, motivo di atteggiamenti arroganti, sprezzanti al limite del ridicolo.., soprattutto strumento d’odio sociale.
“L’altra parte” stupidamente ci è cascata!
Insomma, oggi il “politicamente corretto” rischia di trasformarsi in un cancro della società! Male …malissimo!
Ecco, alla fine potrei quasi ammettere con me stessa di AMARE il principio etico del “politicamente corretto” e DISPREZZARE chi l’ha rovinato!
Buon tutto a voi comunque e sempre
Vanessa Bonaiti