Lumezzane (Brescia), domenica 22 settembre, stadio “Tullio Saleri” – 5a giornata del girone A di serie C (ore 18.30)
Lumezzane – Atalanta Under 23 2-1 (2-0)
LUMEZZANESE (4-3-3): Filigheddu 6,5; Regazzetti 6,5, Pogliano (cap.) 7, Dalmazzi 6,5, Pagliari 6; Tenkorang 6 (27′ st Moscati 6), Taugourdeau 6,5 (34′ st Scanzi sv), Malotti 7; Pannitteri 6 (17′ st Ferro 6,5), Monachello 6,5 (34′ st Corti 6), Iori 7 (27′ st E. Pisano 6,5). A disp.: Ottolini, Deratti, Lipari, D’Agostino, Piga, Terranova, Tremolada, Arici. All.: Arnaldo Franzini 7.
ATALANTA U23 (3-4-2-1): Dajcar 5,5; Bergonzi 5, Tornaghi 6 (22′ st Comi 6), Navarro 6,5; Scheffer 5 (1′ st Ghislandi 6,5), Gyabuaa (cap.) 5 (15′ st Manzoni 6,5), Panada 6,5, Bernasconi 6; De Nipoti 6, Vavassori 6 (15′ st Cassa 6,5); Vlahovic 5,5 (15′ st Alessio 6). A disp.: Bertini, Sala; Muhameti, Obric, Sodero, Idele, Cortinovis, Chiwisa. All.: Francesco Modesto 6.
Arbitro: Gandino di Alessandria 6,5 (Andreano di Foggia e Cardinali di Perugia; IV Dorillo di Torino).
RETI: 34′ pt Malotti (L), 47′ pt Iori (L), 40′ st Navarro (A).
Note: ammoniti Pannitteri, Vlahovic, Taugourdeau, Panada, Malotti e Ferro per gioco scorretto, Filigheddu per ritardata rimessa in gioco. Tiri totali 17-10, nello specchio 6-6, parati 3-5, respinti/deviati 4-1, legni 1-0. Corner 6-5, recupero 3′ e 5′.

Lumezzane (Brescia) – Gyabuaa regala il corridoio a Malotti per il malvezzo di volerla restituire all’indietro al rinviante Dajcar, Bergonzi lo spalla a spalla a Iori – sventagliata di Pogliano – che dribbla anche il portiere per il raddoppio a fil d’intervallo e alla fine la deviazione fortuita di Albert Navarro, maggiorenne solo il 24 maggio prossimo, in piena area sull’ultima situazione inattiva non basta a pareggiarla. L’Under 23 dell’Atalanta paga a caro prezzo una prima metà in cui ha permesso al Lumezzane di andare in fuga con l’attrezzo accompagnato in porta due volte su due, restando inchiodata a quota 7 in classica, a meno 1 dall’AlbinoLeffe, all’inizio del trittico da completare mercoledì a Caravaggio con la Pergolettese e domenica dalla Virtus Verona.

Al 5′ l’ex della prima squadra Monachello incrocia a lato di fronte piena il pallone a rientrare di Iori, che entro due minuti appoggia sinistro sempre impreciso di colui che poserà la pietra miliare dell’1-0 da una ventina di metri con la difesa schierata davanti. Poco oltre il decimo, il terzo del tridente di casa, Pannitteri, per rincorrere il lancio radente della mezzala sinistra stende Dajcar colpendolo sulla testa col sinistro nel tentativo vano di acciuffare in estirada una palla lunga. A parti invertite, al 42′, ha la meglio il guardiaporta atalantino per evitare guai dal traversone morbido di Pagliari. Ed ecco il botta e risposta, molto a distanza, tra Dalmazzi di seconda sul calcio franco allontanato dell’ex bluceleste Taugourdeau in odore di derby con la parabola imdidiosa staccata dal sette dall’estremo sloveno al quarto d’ora e Vavassori otto giri di lancetta più tardi, imbeccato in verticale da Navarro nel suo destro-sinistro poco angolato ad aggirare anche Pogliano. Al 28′ Vlahovic prende alle spalle la retroguardia valgobbina, ma a rimorchio di Bernasconi a fermarlo è il fuorigioco, quindi altri sei corsette cronometriche per il patatrac a due e un altro paio per il mancato pari nerazzurro, causa mira alta di Panada di seconda, dopo la palla dentro di De Nipoti per il volo d’angelo di Tornaghi allontanata coraggiosamente in tuffo da Filigheddu.

Della bambola nel finale di tempo s’è detto in premessa, anche se al bis di casa vanno aggiunti i tentativi di tris di Pannitteri murato in angolo e di Pogliano che svetta sull’ultimo angolo rimesso in area da Malotti dalla trequarti cogliendo la faccia sopra della traversa. Non che la ripresa cominci meglio, vista la doppia chance Dalmazzi-Monachello, testa salvata da Bergonzi davanti alla linea, e piede, sul corner dalla destra del regista francese conquistato dal secondo. Scollinato il quarto d’ora, i nuovi ingressi Cassa e Alessio combinano lungo il recupero alto del perno difensivo di Modesto, ma il sinistro quasi dal limite del centrattacco di riserva impegna per modo di dire l’ultimo baluardo locale. Al settantesimo Manzoni intercetta di testa il rilancio di Filigheddu, che si rifà sbarrando il passo in uscita a De Nipoti, servito dal prestito del Vicenza su tocco ulteriore di Cassa. Poco dopo la mezzora, il catalano spizza il lancetto del regista di Torbole Casaglia senza imprimere potenza.
Nel finale, proprio l’ex barcelonista è l’ultimo a toccare l’angolo di Bernasconi a piede invertito, ottenuto da Alessio che ha appena impegnato Filigheddu sul palo di competenza nella combinazione tra Manzoni e Ghislandi, ma va detto che il Lume spegne da solo la doppia candelina del possibile 3-1 con la faccia di Dajcar a dire no a Moscati su allunghino dello stesso corti che spara a ruota a specchio sguarnito. Manzoni e Alessio s’incartano da soli sull’onda lunga dell’elaborato schema di Panada nell’incipit del recupero. A centoventi secondi dal triplice fischio Ferro aggira tutti da sinistra incrociando debolmente e la Dea-bis non riesce più a fiondarsi in zona gol.