Il 27 luglio 1993, in un’afosa serata d’estate, Milano visse una delle pagine più drammatiche della sua storia. La mano della mafia, che aveva già colpito a Firenze con un’autobomba in via del Georgofili (27 maggio), tornava a far sentire il suo vigliacco intento di destabilizzazione della democrazia, questa volta a Milano, in Via Palestro. Quella sera perirono, nell’adempimento del loro dovere cinque persone, tra cui un vigile urbano, tre vigili del fuoco (Sergio Pasotto, Carlo La Catena e Stefano Picerno) e un ragazzo marocchino (Driss Moussafir) . Quel vigile era Alessandro Ferrari, la cui famiglia è originaria di Gandino. Da tempo si era trasferito a Milano ed era entrato nella polizia municipale: quella sera fu il primo ad avvicinarsi ad un’auto sospetta parcheggiata vicino al padiglione d’Arte Contemporanea. Con spirito di altruismo e di abnegazione cercò di allontanare più persone possibile da quel luogo a rischio e fu il primo ad essere investito dall’esplosione, perdendo la vita. Il Comune di Gandino commemora ogni anno Alessandro. Il Gruppo Filatelico Valgandino ha deciso di sottolineare, a trent’anni dalla sua scomparsa (ma anche a 60 dalla sua nascita), la figura di questo eroe dei nostri tempi. Alessandro, per questo atto, fu anche insignito della medaglia d’oro al valor civile. Il giorno 30 giugno tutta la Comunità di Gandino si stringerà intorno a questo esempio di senso civico ed altruismo, attraverso una cerimonia ed una mostra che vedrà la presenza, oltre al Patrocinio del Comune di Gandino, della rappresentanza del Comune di Milano (con l’Assessore alla Sicurezza Marco Granelli) e dell’Associazione Polizia Locale Provincia di Bergamo.

Il programma:
 ore 16,00 verrà inaugurata la mostra dedicata alla strage di Via Palestro
 ore 17, 00 inizio annullo filatelico
 ore 18,00 inizio cerimonia con deposizione fiori, discorso del Sindaco di Gandino e
dell’Assessore Granelli, lettura della preghiera del Vigile Urbano a cura
dell’Associazione Polizia Locale Provincia di Bergamo.

Il Gruppo Filatelico Gandinese ha organizzato un annullo filatelico speciale, con la collaborazione di Poste Italiane. Il servizio temporaneo sarà attivo, a cura dello sportello filatelico di Gandino, dalle ore 17,00 alle ore 20.00 presso la “Sala Ferrari” in Piazza Vittorio Veneto 12 a Gandino e verrà inaugurato per timbrare le corrispondenze presentate presso la postazione allestita per l’occasione. Presso lo stand di Poste Italiane si potranno anche acquistare le più recenti emissioni di carte valori, insieme ai tradizionali prodotti di Poste Italiane: folder, cartoline, tessere, libri e raccoglitori per collezionisti. L’annullo, nel formato tondo, richiama il profilo di Alessandro in divisa e un casco da vigile urbano. Completano l’immagine le scritte «Omaggio ad Alessandro Ferrari nel 30° anniversario strage di via Palestro – 30.6.2023 – Gandino (Bg)» Per Poste Italiane, parteciperanno il Direttore Provinciale della Filiale di Bergamo 2, Fiora Acquaviva e la Responsabile Filatelica di Zona, Giusy Montanino. Il timbro figurato, dopo l’utilizzo nella giornata del 30 giugno, sarà disponibile dal giorno successivo presso lo sportello filatelico di Gandino, in Viale Rimembranze 2, per i sessanta giorni successivi. Sarà poi depositato presso il Museo Storico della Comunicazione di Roma per entrare a far parte della collezione storico postale. E’ stato inoltre realizzato un folder ed una speciale cartolina postale su disegno di Giuseppe Ferrari, fratello di Alessandro, che lo ricorda in divisa e da bambino (Alessandro era un amante della musica). Abbiamo incontrato il Sindaco di Gandino, Filippo Servalli, in occasione di questo toccante momento.

Sindaco, la comunità di Gandino venerdì prossimo si stringerà intorno a questo eroe, figlio del vostro territorio. Con quale spirito intende ricordarne la figura?

“Gandino, ha nella sua emancipazione del 1233, 790 anni fa, il massimo della sua ricerca della libertà. Il ricordo del sacrificio di un suo figlio acquista così un valore ancora maggiore. Mettere la propria vita a difesa dei valori di democrazia e libertà è lo spirito con cui il 30 giugno ricorderemo Alessandro”.

Dalla biografia di Alessandro abbiamo scoperto che tornò a Gandino pochi giorni prima di sacrificare la sua vita. L’evento oggi assume i contorni di un destino che lo vide sempre legato alla sua terra d’origine nonostante il trasferimento nella grande metropoli.

“Abbiamo voluto organizzare con il gruppo filatelico ValGandino proprio il 30 giugno nella settimana più importante del paese, la prima domenica di luglio è la festa Patronale, la commemorazione per questo. Spesso i gandinesi che per lavoro o per scelte di vita si sono allontanati dal proprio paese tornano in occasione della prima di luglio. Questo è il senso della iniziativa proprio la sera di venerdì 30 giugno, l’antivigilia della festa più importante di Gandino”.

Gesti come quelli di Alessandro e di molti altri martiri, salvarono la democrazia. Quale messaggio porta Alessandro, soprattutto alle giovani generazioni che non vissero quel drammatico periodo storico dell’Italia?

“Oggi la difesa dei valori della nostra carta costituzionale passa dal fare memoria, dal ricordare che libertà, democrazia e giustizia non sono parole ma sono storia di vita e cultura di un paese, di una nazione. L’impegno per la costruzione di una convivenza con gli altri passa dall’impegno quotidiano a difesa di questi valori vissuti da ciascuno”.

La presenza della delegazione del Comune di Milano lega con un sottile filo rosso la metropoli a Gandino, unite in un gesto d’amore per il prossimo come quello compiuto da Alessandro. Come vive questo legame?

“Siamo molto orgogliosi che il comune di Milano, con l’assessore Granelli e la presenza anche de corpo dei vigili urbani di Milano, abbia subito accettato il nostro invito. In questo periodo si sta discutendo del nuovo ruolo dei territori non cittadini, delle zone prealpine, si è coniato il termine “metromontano” ecco Gandino con la sua storia e con la qualità della vita che qui è possibile avere, coniuga bene questa definizione. Gandino ha recentemente avviato il progetto “Gandino Nobile da Vivere” un messaggio per invitare ad abitare il nostro paese”.

Quale messaggio idealmente scriverà sulla cartolina realizzata dal Gruppo Filatelico?

“Libertà e Pace vanno coltivate sempre ogni giorno. A cominciare da ciascuno di noi. Alla compagna di pattuglia “Monza 3”, Catia Cucchi che chiedeva con insistenza ad Alessandro prudenza, rispose: “non ti preoccupare…. in ogni caso …. Saranno fiori bianchi”. Un presagio lanciato con quella serenità d’animo anche nel momento drammatico che fa di Alessandro un eroe dei giorni nostri, un eroe della porta accanto, un eroe da non dimenticare. A Gandino ci sarà sicuramente tanta emozione e ricordarlo sarà come averlo ancora in mezzo a noi, con il volto rassicurante ed il cuore enorme”.

Giuseppe De Carli