“Per me possiamo andare più su dell’ottavo posto attuale, le prime posizioni sono raggiungibili giocando così. Il girone d’andata è stato ottimo, ma possiamo fare anche meglio”

. Mohamed Alì Zoma, doppietta-regalo di compleanno numero 21 (era ieri, ma c’è stato il rinvio per nebbia) nel 3-1 alla Virtus Verona a chiusura del girone d’andata, si prende la bonaria strigliata del suo comandante in capo: “Non allargarti, Momo, sennò questi tra due mesi te ne fanno pentire ricordandoti di quello che hai detto”, sorride Giovanni Lopez, allenatore dell’AlbinoLeffe “il cui obbligo è salvarsi il prima possibile, questo ci chiede la società”.

Il mattatore bluceleste s’allarga eccome, ma solo per fare i complimenti alla rotazione intera: “Un’ottima prestazione, oggi, anche da parte mia, ma soprattutto della squadra – la sua analisi -. Siamo partiti forti trovando subito il gol, ne abbiamo subìto uno sul primo di due tiri in porta avversari in tutta la partita, ma ci abbiamo creduto difendendoci come attaccando, senza soffrire”. “La Virtus Verona è una buonissima squadra ma il nostro atteggiamento li ha intimoriti – chiosa il burkinabé -. Siamo un buonissimo gruppo che può fare ancora di più, visti i punti persi per strada. Sappiamo stare uniti e capiamo ciò che il mister ci chiede. Il primo gol l’ho dedicato al mio amico Francesco che s’è fatto male al ginocchio. Ringrazio gli allenatori che si preoccupano della mia presenza, ma non ho alcun tipo di pressione, faccio ciò che so fare ponendomi come obiettivo una quindicina di gol: mi trovo molto bene sia con Mustacchio che con gli altri compagni, la sintonia è perfetta”.

Ed eccoci al pompiere-Lopez: “Sono almeno cinque-sei partite che facciamo molto bene, merito ai ragazzi che sanno proporre un buon calcio. Dopo l’eurogol di Mehic ci siamo rimessi immediatamente in riga e alla fine il risultato ci sta stretto rispetto alle occasioni create. Mi fa piacere che i giocatori ne siano consapevoli e nelle difficoltà si divertano. Abbiamo battuto un avversario molto impegnativo col palleggio e il fraseggio”. Se anche Mattia Mustacchio raddrizza la mira, per gli altri sono dolori: “Dove dobbiamo migliorare è sottoporta, oggi cinque gol sbagliati dopo gli otto col Lecco senza segnare – sottolinea l’allenatore dei seriani -. Nessuno ci ha messo sotto, col Padova ce la siamo giocata per 85 minuti. I limiti sono oggettivi, quindi voliamo basso: quelli troppo alti di solito precedono le cadute. Intanto ci teniamo i tre punti di più dell’anno scorso allo stesso punto e ce li godiamo”.

Domenica si rende visita al Caldiero Terme, ancora con l’amaro in bocca per quel 2-3 inopinato allo start del campionato a Zanica: “Adesso abbiamo meccanismi e mentalità ben oliati, quindi andiamo per vincere come contro chiunque – chiude Lopez -. Faremo la nostra partita secondo il nostro percorso: ora andiamo a prendere tutti a tutto campo. Di realistico c’è che la società ci ha dato l’obbligo di salvarci. Primo lo facciamo, prima possiamo cambiare l’obiettivo”.