AlbinoLeffe – Südtirol 2-4 (0-1)ALBINOLEFFE (3-5-2):
Coser 5; Mondonico 5,5, Gavazzi (cap.) 5, Riva 5; Gonzi 5,5, Romizi 6,5 (41′ st Razzitti sv), Genevier 6,5, Giorgione 5,5 (19′ st Sbaffo 5), Gelli 6,5 (33′ pt Ruffini 5,5); Sibilli 6 (19′ st Kouko 6,5), Cori 6,5. A disp.: Cortinovis, Athanasiou, Gusu, Stefanelli, Nichetti, Ravasio. All.: Marcolini 5,5.
SÜDTIROL (3-5-2): Nardi 6; Vinetot 6, Casale 6, Della Giovanna 6,5; Tait 6, Morosini 7,5 (45′ st Mattioli sv), Fink (cap.) 7 (28′ st Antezza 6), De Rose 6,5, Fabbri 6 (45′ st Lunetta sv); Turchetta 6 (28′ st Mazzocchi 7), De Cenco 6 (14′ st Romero 6,5). A disp.: Ravaglia, Oneto, Romanò. All.: Zanetti 6,5.
Arbitro: Angelucci di Foligno 6 (Caviano di Bologna, Younes di Torino).
RETI: 43′ pt Della Giovanna (S), 20′ st Romizi (A), 25′ st Romero (S), 29′ st Cori (A), 33′ e 43′ st Mazzocchi (S).
Note: pomeriggio rigido e piovoso, campo in condizioni precarie. Spettatori 907, di cui 86 paganti (incasso 894 euro) e 821 abbonati (rateo 4.976 euro). Ammoniti Sibilli per proteste, Morosini per simulazione, Kouko e Mondonico per gioco scorretto. Corner 7-3, recupero 2′ e 4′.
Bergamo – Un altro ko e ormai è perfettamente inutile tenerne il conto, per di più con tre insaccate su quattro prese da palla inattiva. Nemmeno col Südtirol, tra le mura amiche, l’AlbinoLeffe sempre più desolatamente ultimo riesce a risollevare le sorti di un campionato stregatissimo. Il problema inedito è che, nonostante la sveglia dell’attacco, stavolta a cedere di schianto è stata la retroguardia. E se viene meno anche il vero punto di forza dell’ultimo trienno, che aveva consentito di strappare due ticket per i playoff, allora si fa durissima. Mercoledì, poi, a Vercelli, l’ottavo di Coppa Italia contro il Gozzano tanto per complicarsi un cammino di per sé in salita ripidissima.
Si comincia dalla telefonata del mancino Sibilli defilato a destra (3′) proseguendo col crossetto alto di Gelli (5′). Non ha miglior esito la replica ospite con la girata di De Cenco che sulla palla di Fabbri dall’out impegna di controbalzo Coser per modo di dire. Di ben altra difficoltà il sinistro sottomisura di Romizi (7′) sull’imbeccata della punta napoletana, a sua volta su servizio dell’ultimo innesto del mercato (insieme al panchinaro Razzitti) Genevier: è di Nardi, col corpo e di piede, la prima paratona in angolo. Al 12′, sulla fotocopia altoatesina, l’oriundo brasiliano si fa stoppare da Gavazzi, mentre Cori telefona la zuccata al quarto d’ora sullo spiovente del play francese. Botta e risposta succoso tra 24′ e 27′: a Nardi, che forse commette una carica su Sibilli (giallo per proteste), sfugge la presa per dire di no alla botta dritta di Gonzi sull’asse Sibilli-Cori-Romizi a tagliare il limite dell’area, mentre l’appoggio a porta sguarnita di Morosini sul palo colto di testa da De Cenco (ammollo di Fink dal centrosinistra) è vanificato dal fuorigioco. Non così, purtroppo per i seriani, la correzione di Della Giovanna, nel flipper con Gavazzi (tuffo mal riuscito), a un poker dalla pausa sul calcio franco da destra dell’alzanese in biancorosso. Al 45′ Giorgione libera il sinistro sugli sviluppi del corner di Romizi dalla parte opposta, ma a estremo battuto a calare la saracinesca ci pensa l’avversario con la fascia al braccio, bandiera e uomo di raccordo formidabile.
Nella ripresa succede il minimo sindacale fino al paio di sostituzioni decisive, perché l’impostazione a pelo d’erba di Mondonico innesca il colpo di tacco di Kouko a liberare Romizi, che da mezzala imbrocca felicemente il secondo dei suoi inserimenti. Inizia un’altra partita, a difese formato belle statuine. Follie in una manciata cronometrica. La pertica brianzola perde il duello con la new entry Romero, due metri ma agilità e tempismo per raccogliere l’asse Fabbri-Turchetta e metterla convergendo dal vertice sinistro aiutato dalla faccia interna del legno, di là Cori controlla di petto per insaccare a mezz’altezza oltre il dischetto sulla conclusione rimpallata (da Vinetot) di Kouko decentrato verso mancina ma poco più tardi è nuovamente svantaggio, grazie alla zampata dell’atalantino Mazzocchi sulla punizione dalla sinistra di Morosini non trattenuta da Coser, non impeccabile nemmeno sulla stoccata precedente. Proprio l’unico pelato in campo (scuola bluceleste ed ex di turno come il guantato, il capitano di casa e Vinetot) confeziona la doppietta del centravanti milanese, che evidentemente sentiva aria di derby (come Lunetta e mister Zanetti): il calcio d’angolo da sinistra è una pennellata per l’incornata sul palo lontano. Chiude la fiera delle chances l’incrocio alto di Genevier da piazzato a giro dietro il vertice.
Simone Fornoni