Pro Vercelli – AlbinoLeffe 3-1 (1-1)
PRO VERCELLI (4-3-3):

Sassi 6; Frey 5,5 (1′ st Iezzi 6,5), Parodi 6, Camigliano 6, Rodio 6; Iotti 6,5, Santoro 6, Contaldo 6 (23′ st Rutigliano 6,5); Mustacchio 7 (47′ st Sibilio sv), Nepi 5,5 (14′ st Rojas 5,5), Maggio 7 (47′ st Gheza sv). A disp.: Ghisleri, Mastrantonio; Casazza, Forte, Citi, Pinzi, Sarzi Puttini, Pannitteri, Kozlowski, Petrella. All.: Andrea Dossena 6,5.
ALBINOLEFFE (3-5-2): Marietta 5,5; Borghini (cap.) 6, Marchetti 5, Baroni 6; Gusu 6, Brentan 6,5 (26′ st Muzio 6), Agostinelli 6,5, Doumbia 6, Piccoli 6 (41′ st Angeloni sv); Longo 6 (29′ st Arrighini 5,5), Zoma 6,5. A disp.: Taramelli, Moleri; Milesi, Toccafondi, Saltarelli, Munari, Allieri, Gatti, Ercolani. All.: Giovanni Lopez 6.
Arbitro: Totaro di Lecce 6 (Vitale di Salerno, Romaniello di Napoli; IV Meta di Vicenza).
RETI: 17′ pt aut. Rodio (A), 40′ pt Iotti (P), 19′ st Mustacchio (P), 28′ st Rutigliano (P).
Note: pomeriggio soleggiato, spettatori 785 (abbonati 586) per un incasso di 5.015 euro. Espulso Marchetti al 49′ st per proteste. Ammoniti Mustacchio, Gusu, Maggio, Santoro, Borghini e Contaldo per gioco scorretto. Occasioni da gol 6-7, tiri totali 8-7, parati 2-5, respinti/deviati 1-0, legni 0-1. Corner 9-3, recupero 0′ e 5′.

Vercelli – Alla fine, vedi occasioni per segnare, i conti non tornano. Sopra per un’autorete da autogollonzo puro, l’AlbinoLeffe in casa della Pro Vercelli in vena di remuntada fa harakiri perdendo pure un difensore per la prossima partita, interrompendo a otto la serie positiva comprensiva di sette pareggi, di cui ben sei di fila. Iotti non è d’accordo incornando, oltre il piede proteso del ragazzo tra i pali e oltre la linea, il traversone del doppio assistman di giornata Maggio, quindi il secondo tempo fatale. Dove Marietta non trattiene la seconda sfida del capitano delle risaie, stavolta a segno di testa, e i piemontesi del Quadrilatero ne fanno un’altra per sigillare la pratica. Marchetti, per soprammercato, pensa bene di contestare una rimessa a sfavore a tempo scaduto scagliando la palla a terra davanti all’assistente Romaniello per il rosso diretto di Totaro. Per finire al meglio la stagione regolare, adesso, un altro sabato alle quattro e un quarto pomeridiane ospitando a Zanica il Renate (battuto all’andata a domicilio all’inglese), quello successivo alle 18.30 dalla Pergolettese (il 20 aprile; 1-0) e domenica 28 (16.30) col Lumezzane in casa (ko per 3-1 a campi invertiti). Per adesso si resta nella seconda metà della classifica, a quota 43.
Pronti via, scollinato il decimo, sugli sviluppi di uno dei nove corner di casa Parodi sponda, la difesa non allontana a sufficienza e al guantato bergamasco tocca il miracolo in presa su Mustacchio, futuro firmatario del sorpasso. Sei minuti e i Lopez-boys accarezzano il sogno del successo, che manca dal 24 febbraio ad Alessandria, guardacaso altro caposaldo del Quadrilatero: Zoma all’indietro per Brentan, il prestito atalantino Sassi rintuzza corto, Longo evitando Frey prende il palo e per metterla dentro serve la carambola pazzesca sul corpo di Rodio. Al ventesimo, raddoppio in canna del burkinabé che s’accentra saggiando i riflessi altrui di piede. Un sogno che dura maledettamente poco, infrangendosi sull’episodio summenzionato in premessa.
Nella ripresa, via alle danze con l’inzuccata centrale chiamata al 3′ a Borghini dallo stesso autore del primo tiro nella carambola del vantaggio, stavolta al di qua del vertice destro e su punizione. La risposta delle Bianche Casacche in camouflage rossonero, a tiro del decimo, è la doppietta non imbracciata dal pareggiatore di casa a rimorchio di Mustacchio, a segno svettando ma non troppo di lì a non molto a correzione del traversone a rientrare del suo contraltare di sinistra. Due giri di lancetta prima, le prove generali con Parodi, stavolta però da fermo, su schema da sinistra di Iotti. Nove dopo, invece, il tris del crossatore del 2-1 dribblando il portiere seriano sul filtrante di Rutigliano a tagliare fuori tutta la difesa.
Reazione decisamente tardiva della Bluceleste, che punge all’ottantesimo con la discesa tirocrossata di Piccoli respinta dall’estremo di scuola nerazzurra senza che Muzio riesca nel tap-in volante incocciando maluccio la sfera di piena fronte. Nei pressi del novantesimo, la chance anch’essa tardiva di Zoma girando placidamente tra le braccia del bassaiolo Jacopo l’angolo dalla destra di Agostinelli. Campo tenuto benino, tutto sommato, ma le energie nei momenti decisivi sembrano essere sempre meno.