Unione Venezia – AlbinoLeffe 1-0 (0-0)VENEZIA (4-3-1-2):
Vigorito 6,5; Campagna 6, Pasini 6, Di Bari (cap.) 6,5, Bertolucci 6,5; Maracchi 6, Giorico 6, Martinelli 6,5 (31′ st Pignat sv); Calamai 6; Bocalon 6,5 (38′ st Franchini sv), Margiotta 7 (34′ st Cori sv). A disp.: Fortunato, Giovannini, Panzeri, Lancini. All.: Dal Canto 6,5.
ALBINOLEFFE (4-3-2-1): Offredi 6; Salvi 5,5, Piccinni 5,5, Allievi 5,5, Regonesi (cap.) 6; Girasole 6, Gazo 5,5 (34′ st Calì sv), Maietti 6 (25′ st Cremonesi 6); Valoti 5,5 (16′ st Taugourdeau 6), Pontiggia 5,5; Pesenti 5,5. A disp.: Amadori, Beduschi, Ondei, Moreo. All.: Madonna 6.
Arbitro: Albertini di Ascoli Piceno (Raspollini di Livorno, Orlando Ferraioli di Nocera Inferiore).
RETI: 9′ st Margiotta (V).
Note: serata fredda e uggiosa, terreno in condizioni precarie. Spettatori 1500 circa. Ammonito Pontiggia. Corner 2-6; recupero 0′ e 3′.
VENEZIA – Attacco asfittico (privo dello squalificato Corradi, di Viola e di Cisse), Pesenti solo come un cane nei pressi dell’area e solita disattenzione pagata a caro prezzo. Un trittico di ingredienti che al “Penzo” di Venezia cancella con un colpo di spugna quello di vittorie consecutive e condanna l’AlbinoLeffe a chiudere il girone d’andata del raggruppamento A di Prima Divisione con la sesta sconfitta. Un risultato che proietta l’undici dell’ex Dal Canto a quota 26, più 3 rispetto agli orobici che rimangono in piena zona playoff. In avvio i seriani studiano gli avversari affidandosi soprattutto ai lanci lunghi. Già al decimo una combinazione tra Girasole e Pesenti al limite costringe Giorico alla chiusura precipitosa in angolo. Otto giri di lancetta più tardi Maietti raccoglie una carambola susseguente al terzo corner della serie – respinta della difesa di casa sull’iniziativa di Pontiggia –, ma non riesce ad angolare la stoccata da fuori. Minuto 20 e altra azione manovrata bluceleste: Valoti, imbeccato dall’out da Salvi, sovrappostosi a sua volta sul suggerimento di Girasole, manca il bersaglio allargando il piattone in movimento. Gli arancioneroverdi cercano di piazzare il break, senza però ferire: Bocalon, al 24′, nonostante il servizio al bacio di Calamai lanciato in contropiede da un recupero di Martinelli, da posizione defilata cerca il primo palo trovando Offredi pronto alla presa. Nella ripresa i Mindo-boys si dimostrano incapaci di accorciare le distanze tra i reparti, e allora non restano che le soluzioni estemporanee o da palla inattiva come la punizione di Regonesi (5′), deviata in corner da Vigorito. Un calcio da fermo per il Venezia a stretto giro di posta risulta fatale alla retroguardia bergamasca, che sulla palombella dalla trequarti di Betolucci non riesce a fermare Bocalon, bravo ad eludere il recupero di Salvi e Allievi e a scaricare il destro sottomisura addosso a Offredi: sulla respinta dell’estremo di Strozza il più lesto di tutti è Margiotta, che insacca a porta sguarnita. Un Valoti contrariato quanto scialbo deve lasciare il posto a Taugourdeau e Madonna opta per il rombo avanzando Pontiggia a seconda punta per poi destinare al ruolo il baby Cremonesi (alla seconda presenza in campionato dopo gli scampoli di Chiavari alla sesta giornata). Di occasioni, comunque, nemmeno l’ombra, se non in zona Cesarini: al 45′ Calì svetta sull’angolo di Taugourdeau alzando oltre la traversa, due minuti dopo Vigorito esce a valanga per anticipare Pesenti sul cross a rientrare di Salvi. Ora la pausa di riflessione; si riprende il 5, sotto le Mura, contro il Savona.
S.F.