Modena – AlbinoLeffe 0-2 (0-0)MODENA (4-3-3):

Gagno 6; Mattioli 6 (42′ st Zaro sv), Ingegneri (cap.) 6, Pergreffi 6, Varutti 6; Muroni 6,5 (42′ st Rabiu 4), Gerli 6,5, Castiglia 6 (26′ st Bearzotti 5); Spagnoli 5,5, Luppi 5,5 (19′ st Corradi 6,5), Pierini 6,5 (26′ st Scappini 5). A disp.: 1 Narciso, 3 Mignanelli, 10 Sodinha, 15 De Santis, 20 Davì, 28 Prezioso, 29 Monachello. All.: Michele Mignani 5,5.
ALBINOLEFFE (3-5-2): Savini 6; Canestrelli 7, Mondonico 7, Riva 7; Borghini 7, Gelli 7, Genevier 6,5 (13′ st Nichetti 7), Giorgione (cap.) 6 (13′ st Gabbianelli 6,5), Gusu 6 (1′ st Tomaselli 7,5); Manconi 6,5, Cori 5 (29′ st Maritato 6). A disp.: 24 Paganessi, 31 Caruso (p), 2 Cerini, 3 Berbenni, 11 Galeandro, 19 Ravasio, 27 Miculi. All.: Marco Zaffaroni 7.
Arbitro: Longo di Paola 6 (Mittica di Bari, Miniutti di Maniago; IV Cascone di Nocera Inferiore).
RETI: 44′ st Tomaselli (A), 51′ st rig. Manconi (A).
Note: osservato 1′ di silenzio per ricordare Tarcisio Burgnich, scomparso oggi a 82 anni. Ammoniti Canestrelli e Riva per gioco scorretto. Tiri totali 10-13, nello specchio 4-4, respinti/deviati 2-2, parati 4-2, legni -1. Corner 4-2, recupero 1′ e 6′.

Modena – Incredibile, pazzesco, sette minutini pesanti quando un macigno per passare al secondo turno nazionale dei playoff ribaltando risultato dell’andata e pronostici, tutti contro l’AlbinoLeffe dei sogni. Jacopo Manconi, il rigore all’ultimo tuffo, per il contrasto assurdo di Rabiu su Canestrelli che non poteva farci alcunché, lancio di Nichetti in area e sponda di Borghini. Il rigore spiazzante del raddoppio che vale platino. Giacomo Tomaselli, poco prima, rientrando da sinistra per piazzarla tumida e secca a scendere, a un tocchettino dal novantesimo, pareva averla messa per la gloria, mica per saltare l’ostacolo, perché a fronte dello stesso score minimo contro a campi invertiti col Modena meglio piazzato in regular season (quarto nel girone B) non sarebbe bastata la sua magia aperta da molto dietro.
Entro il tris il bergamasco Pergreffi ci ha già provato di seconda, in rovesciata, sul primo angolo a favore, di Pierini dalla sinistra, corretto dal ping-pong tra la difesa ospite e Ingegneri, trovando la replica per modo di dire di Manconi che fa praticamente tutto da sé fino a sferrare la botta dritta decentrato sul fuoriarea destro. Il lancio era di Mondonico, tornato perno titolare, il prosieguo invece un tedio lunghetto, al netto del quasi patatrac di Gagno che al 12′ elude solo al fotofinish il pressing del bomber bluceleste. C’è spazio per un ulteriore botta e risposta senza troppa convinzione, tra 16′ e 17′, quando Giorgione cerca invano l’angoletto a fil di secondo legno sul la di Gusu e Pierini, assistman domenicale del matchball di Spagnoli, ci prova col mancino dopo un rimbalzo senza tenerla bassa a sufficienza. Il pokerissimo di lancetta segna la chance mancina a pelo d’erba per il cannoniere del girone A di serie C, appoggiato di testa quasi dal fondo dal totem difensivo nel rimettere in mezzo la punizione crossata di Genevier conquistata da Gelli. Niente da fare, mira non pervenuta in una selva di gambe.
Succede gran poco, tanto che l’ala sinistra di casa alla mezzora si permette di ritardare il taglio allungandosi in estirada sul filtrante sinistro di Gerli, mentre Giorgione non cava nulla dal campanile sul rovesciamento perché smorzato nel tentativo col piede debole dalla muraglia gialloblù. A un paio dall’intervallo, la svettata del più alto in campo che lascia un metro più sotto sia Castiglia che lo specchio sull’angolo number one del play francese (da destra), occasione nitida almeno quanto l’inserimento del sannita a rimorchio di Gelli stoppato dal centrale uscito dalle giovanili seriane. L’occasione in avvio di ripresa è per la fronte di Borghini, bravo a incrociare il traversone da sinistra della new entry Tomaselli col volo plastico di Gagno a toglierla all’accorrente capitano più che al fondo del sacco. Se il portiere locale poco dopo fa carambolare la palla sul regista dei bergamaschi, al 7′ lo slalomista Pierini rientra di nuovo sul destro scivolando al momento della conclusione per poi farsi recuperare in scivolata da Mondonico (11′). Follie e dubbi intorno al quarto d’ora, giusto per aggiungere un po’ di thrilling: il guantato di Mignani battezza fuori il cross da destra di Gelli che invece impatta il montante a mo’ di assist nel nulla e dal canto suo Pergreffi ha un contatto ravvicinato con Borghini, bravo in seguito (19′) a sbrogliare in gioco aereo per la deviazione in corner la matassa imbrogliata dall’uscita a vuoto di Savini sulla punizione lunga di Pierini dal centrodestra. Si va a strappi e al 24′ Cori si gira in torsione, non trovando la porta come spesso capitatogli in stagione, sulla palla lunga di Nichetti. Di là l’ex Corradi sgancia la telefonata di cortesia dalla distanza alla mezzoretta, di qua il cannoniere di Vizzolo sforbicia di controbalzo su azione di rimessa dalla destra e alza la palla anche all’ottantesimo sprecando per eccesso di fretta il tocco dentro di Gabbianelli. Cinque minuti e sono Ingegneri e Nichetti a fermare la svettata nuovamente dell’attaccante più prolifico e il citato ex sul contropiede rfinito dal suo distributore principe. Ma il finale è un tripudio unico, meritatissimo. Dove a fare la figura del merlo sono l’ex torinista (come il portiere vittorioso) Bearzotti e l’ultimo dei cambi modenesi. Così va il calcio. Giovedì  mattina alle 11 i sorteggi (QUI il regolamento e le parti in causa), domenica e mercoledì prossimi andata e ritorno.